Di Fabrizio Salvi – Foto Getty Images
Arriva un altro scossone nel tabellone maschile che in questi giorni, per vari motivi, ha già visto l’uscita di scena di Rafa Nadal, Roger Federer e Stan Wawrinka. Grigor Dimitrov rimonta un set a Andy Murray – testa di serie numero 2 – e lo elimina dal torneo. Il bulgaro è stato di ottimo livello per tutta la prima frazione, salvo squagliarsi sotto il caldo sole della Florida a un passo dalla conquista del set, giocando un tie-break disastroso. La reazione c’è stata e l’ha portato a conquistare di forza il successivo parziale, strappando il servizio addirittura due volte a Murray, e chiudendo il set col punteggio di 6 a 4. Il terzo set ha dell’incredibile per come si è sviluppato. Lo scozzese, con il break nella prima metà, sembra aver fatto quel che è sufficiente per poter chiudere il discorso, salvo perdere tutti i suoi successivi turni di servizio e regalare al bulgaro la possibilità di avanzare agli ottavi di finale.
Eliminati sorprendentemente anche David Ferrer e Jo-Wilfried Tsonga. Avanzano Key Nishikori, Milos Raonic e Nick Kyrgios che, a questo punto, possono davvero sognare in grande, Nole permettendo.
Lo shock della giornata nel tabellone femminile è stata l’eliminazione di Serena Williams, uscita a pezzi dal match contro Svetlana Kuznetsova, soprattutto alla luce del primo set vinto e dei precedenti incontri tra le due, nettamente favorevoli all’americana. La reazione della russa è veemente e si tramuta in un pesante 6 a 1. Serena Williams, pur facendo di tutto pur di accorciare gli scambi, non si da comunque per vinta. Sorprende non poco quindi l’andamento del set decisivo, con la russa che resta sicura e ancora una volta schiaccia Serena, portando a termine quella che può essere archiviata come una grande impresa.
La battaglia tra Garbine Muguruza e Victoria Azarenka è stata un esercizio di potenza e di forza mentale. Le due giocatrici hanno dato vita a un match fantastico, nel quale si sono fronteggiate rispettandosi, ma senza risparmiarsi nulla. Entrambe hanno spinto sull’acceleratore consce che un tabellone senza Serena Williams e Agnieszka Radwanska, uscite di scena poco prima, avrebbe riservato loro ottime possibilità di arrivare fino in fondo, magari da vincitrici. Ogni punto è stato incredibilmente combattuto, e il primo set se lo è aggiudicato Azarenka soltanto al tie-break. Il secondo parziale è cominciato malissimo per la Muguruza, che ha perso subito il servizio, ma mai quel piglio offensivo che poco più tardi porterà i suoi frutti. Quando la bielorussa si è trovata a servire per il match, la spagnola ha sfoderato risposte di indicibile potenza e diritti taglienti che, con l’aiuto di un nastro amico, le hanno permesso di ottenere il break nel game del non ritorno. Un altro tie-break ha deciso le sorti di un match che nessuna delle due avrebbe dovuto perdere, ma che Azarenka, grazie alla sua esperienza, ha meritato di vincere.
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