Nonostante un pizzico di febbre, Simona Halep ha interrotto sul più bello la favola di Timea Bacsinszky al torneo WTA di Shenzhen (250.000$, Plexicushion). E pensare che al primo turno si era trovata in svantaggio di un set e di un break contro Annika Beck. Da allora, ha messo il turbo e in finale ha concesso appena quattro giochi alla svizzera. "Non mi sentivo troppo bene prima della partita, ero un po' malata – ha detto la Halep – allora mi sono detta che non avevo nulla da perdere. Sono scesa in campo rilassata, concentrata e ho lottato su ogni palla. Ha funzionato e spero di giocare così anche nei prossimi tornei, se possibile ancora meglio". Il titolo a Shenzhen porta fortuna, visto che Na Li, vincitrice nel 2013 e nel 2014, ha poi raggiunto due finali consecutive all'Australian Open (vincendone una). "Non voglio mettermi troppa pressione per Melbourne, si vedrà giorno dopo giorno" ha detto la rumena. Per lei è il nono titolo in carriera dopo i sei del 2013 e i due dello scorso anno. Per la Bacsinszky resta comunque una settimana da ricordare: la vittoria in semifinale su Petra Kvitova (n.4 WTA) è la migliore della sua carriera insieme a quella di tre mesi fa a Wuhan contro Maria Sharapova.
Nonostante un pizzico di febbre, Simona Halep ha interrotto sul più bello la favola di Timea Bacsinszky al torneo WTA di Shenzhen (250.000$, Plexicushion). E pensare che al primo turno si era trovata in svantaggio di un set e di un break contro Annika Beck. Da allora, ha messo il turbo e in finale ha concesso appena quattro giochi alla svizzera. "Non mi sentivo troppo bene prima della partita, ero un po' malata – ha detto la Halep – allora mi sono detta che non avevo nulla da perdere. Sono scesa in campo rilassata, concentrata e ho lottato su ogni palla. Ha funzionato e spero di giocare così anche nei prossimi tornei, se possibile ancora meglio". Il titolo a Shenzhen porta fortuna, visto che Na Li, vincitrice nel 2013 e nel 2014, ha poi raggiunto due finali consecutive all'Australian Open (vincendone una). "Non voglio mettermi troppa pressione per Melbourne, si vedrà giorno dopo giorno" ha detto la rumena. Per lei è il nono titolo in carriera dopo i sei del 2013 e i due dello scorso anno. Per la Bacsinszky resta comunque una settimana da ricordare: la vittoria in semifinale su Petra Kvitova (n.4 WTA) è la migliore della sua carriera insieme a quella di tre mesi fa a Wuhan contro Maria Sharapova.
Post correlati
Essere vulnerabili, e ammetterlo, è una grande risorsa
Vulnerabili lo siamo tutti, anche e soprattutto i tennisti, in un’epoca in cui la pressione per il risultato è...