La semifinale resta un tabù per Simone Bolelli, sconfitto nei quarti di finale dell’ATP 250 di Shenzen. Quest’anno è entrato per ben sette volte fra gli ultimi otto di un torneo del circuito maggiore, ma non è mai riuscito ad andare oltre. Stavolta a negargli il traguardo è stato lo spagnolo Tommy Robredo, finalista nel 2014 in terra cinese (con 5 match-point mancati in finale contro Murray), passato 1-6 6-2 6-4. Dopo un primo set senza storia, Robredo è entrato in partita e ha pareggiato i conti, prima di vincere la gara di testa nel set decisivo. Simone si è tenuto a galla sino al 4-4 salvando due palle-break, ma dopo aver mancato una chance per salire a servire per il match è finito per cedere la battuta nell’ultimo gioco. Al di là della delusione per la chance mancata, rimane la soddisfazione per il buon torneo, che gli ha consegnato il secondo quarto in due settimane. Significa che la condizione è di nuovo quella giusta. Ora l’azzurro, insieme a Federico Torresi (che lo segue nella trasferta asiatica), si sposterà a Pechino per le qualificazioni dell’ATP 500, al via domani. Almeno una buona notizia c’è: avesse superato i quarti a Shenzhen, non avrebbe potuto partecipare al Beijing Open.La semifinale resta un tabù per Simone Bolelli, sconfitto nei quarti di finale dell’ATP 250 di Shenzen. Quest’anno è entrato per ben sette volte fra gli ultimi otto di un torneo del circuito maggiore, ma non è mai riuscito ad andare oltre. Stavolta a negargli il traguardo è stato lo spagnolo Tommy Robredo, finalista nel 2014 in terra cinese (con 5 match-point mancati in finale contro Murray), passato 1-6 6-2 6-4. Dopo un primo set senza storia, Robredo è entrato in partita e ha pareggiato i conti, prima di vincere la gara di testa nel set decisivo. Simone si è tenuto a galla sino al 4-4 salvando due palle-break, ma dopo aver mancato una chance per salire a servire per il match è finito per cedere la battuta nell’ultimo gioco. Al di là della delusione per la chance mancata, rimane la soddisfazione per il buon torneo, che gli ha consegnato il secondo quarto in due settimane. Significa che la condizione è di nuovo quella giusta. Ora l’azzurro, insieme a Federico Torresi (che lo segue nella trasferta asiatica), si sposterà a Pechino per le qualificazioni dell’ATP 500, al via domani. Almeno una buona notizia c’è: avesse superato i quarti a Shenzhen, non avrebbe potuto partecipare al Beijing Open.