di Fabrizio Salvi – foto Getty Images
Maria Sharapova fa ricorso al TAS di Losanna contro la squalifica di due anni che le è stata comminata per l’utilizzo dell’ormai celebre farmaco chiamato Meldonium, al quale è risultata positiva in un controllo antidoping lo scorso 26 gennaio durante gli Australian Open.
L’eventualità di un ricorso era già stata ampiamente annunciata già dallo scorso 8 giugno, giorno nel quale il tribunale dell’ITF – Federazione Internazionale Tennis – si era pronunciato dichiarando la tennista russa colpevole.
Non resta altro da fare che attendere fino al 18 luglio, data entro la quale il TAS si pronuncerà e a quel punto verrà svelato se la richiesta di cancellazione della squalifica, o almeno riduzione, avanzata dai legali di Masha verrà accolta oppure respinta.
Lo stesso legale John Haggerty, tornando sulla decisione del tribunale dell’ITF, ha rimarcato come anche quest’ultimo abbia accertato che la russa non intendesse violare le regole, sottolineando anche il fatto che alla sua assistita fosse stata inflitta una punizione esemplare.
Se la pena fosse cancellata o ridotta sensibilmente Maria Sharapova potrebbe prendere parte ai prossimi giochi Olimpici di Rio.