di Fabio Bagatella – foto Getty Images
Ci si attendeva un altro tipo di finale tra le due dominatrici del Premier Mandatory di Pechino. Victoria Azarenka e Maria Shrapapova danno invece vita ad un incontro complessivamente non all'altezza delle aspettative e delle loro potenzialità. Alla fine prevale Vika, perchè sbaglia di meno.
E' sufficiente 1h e 27' alla leader mondiale e leader del seeding Victoria Azarenka per conquistare il ricco torneo pechinese. Maria Sharapova (seconda favorita del seeding) s'inchina 6-3 6-1. Troppi errori per Masha (39 i “gratuiti”) a fronte di soli 18 vincenti. Al pessimo bilancio della russa (-21), Azarenka contrappone un insufficiente -7 (frutto di 7 “winners” e 14 “regali”). Questi “numeri” sono lo specchio impietoso di una partita mediocre, che premia la giocatrice più solida e meno fallosa.
Primo parziale che s'indirizza subito dalla parte di Vika: 4-0 per la bielorussa, con Sharapova incapace di superare il “30”. Masha tenta di reagire a fine frazione: dall'1-5 la russa risale al 3-5, ma sciupa tutto. Un doppio fallo sulla palla del 4-5 consegna di fatto il set ad Azarenka. Stessa storia nella seconda partita: Sharapova inizia a “carburare” troppo tardi. Avanti 4-0, Azarenka soffre tre giochi, annullando cinque break-points in due turni di battuta, per poi chiudere 6-1.
13esimo titolo in carriera per Vika (in 24 finali), il 5° della stagione. La bielorussa non festeggiava da marzo (Indian Wells). I trionfi Wta di Sharapoova rimangono invece 27, mentre divengono 18 le finali perdute. Nel 2012 i tre urrah di Masha sono tutti sul “rosso”: Stoccarda, Roma e Roland Garros.
Azarenka e Sharapova si ritroveranno a fine ottobre in occasione dei Wta Championships di Istanbul, dove però ci dovrebbe essere pure Serena Williams. Vika parteciperà anche al torneo di Linz, in programma la prossima settimana. Rivedremo invece Masha direttamente in Turchia con l'obiettivo di spezzare due tabù: sul cemento la russa non batte Vika dal 2009 (Pechino e Los Angeles) e Serena dal 2004 (Los Angeles).