Aveva un gran bisogno di voltare pagina. Denis Shapovalov sa che i fatti di tre mesi fa, quando ha rischiato di cavare un occhio al giudice di sedia Arnaud Gabas durante un match di Coppa Davis, gli resteranno appiccicati per tutta la carriera. Non si può dimenticare, ma si può andare avanti. Lui lo ha fatto alla grande, tuffandosi nel circuito Challenger anche a costo di passare tanto tempo lontano da casa. Dopo la sconfitta in finale a Guadalajara non ne poteva più: sette settimane in giro e tanta voglia di rivedere la famiglia. Alcuni messaggi con mamma Tessa, tuttavia, gli hanno permesso di mettere le cose nella giusta prospettiva. E allora ha iniziato a pensare a tutte le opportunità avute grazie al tennis. L'anno scorso ha vinto Wimbledon Junior e ha superato Nick Kyrgios al Masters 1000 di Toronto, entrando tra i top-250 ATP. “Ma poi ho avuto un infortunio alla caviglia che mi ha impedito di competere per due mesi. In quel periodo ho perso fiducia e sono stato travolto dalla pressione, peraltro dopo aver avuto la fortuna di firmare contratti con aziende importanti come Nike e BioSteel”. Un discreto mese di gennaio gli ha consentito di essere convocato in Coppa Davis, al primo turno del World Group contro la Gran Bretagna.
L'INCUBO DI OTTAWA
“Il momento magico di giocare davanti allo stadio pieno di Ottawa si è trasformato in un incubo nello spazio di un secondo. Come gli appassionati sanno, in un momento di stress e rabbia, dopo essere stato brekkato da Kyle Edmund nel terzo set, ho provato a scagliare una pallina fuori dallo stadio e ho colpito in pieno volto, senza volerlo, il giudice di sedia Arnaud Gabas. Sono rimasto scioccato, con il timore di aver creato un grave danno ad Arnaud. Nei giorni successivi, ho dovuto affrontare le conseguenze della mia stupida azione e ho capito come la vita possa cambiare rapidamente. Avevo deluso molte persone: il mio Paese, i compagni di squadra, gli appassionati. Sapevo che non avrei potuto cancellare l'accaduto, quindi l'unica cosa da fare era affrontare il mio errore e fare in modo che non accadesse di nuovo”.
AMICIZIA INATTESA
Forse consigliato da qualcuno, Shapovalov è rimasto in contatto con Gabas, apprezzandone la gentilezza e la comprensione. “Credo che, tramite questo terribile incidente, siamo diventati amici. Spero che in futuro abbia piacere ad arbitrare una delle mie partite”. L'incidente di Ottawa ha permesso a Denis di focalizzarsi ancora di più sull'aspetto mentale del tennis, ovviamente rendendosi conto chi sono i veri amici “e trovandone di nuovi”. Poco dopo, è arrivato il suo primo titolo Challenger nel suolo canadese, a Drummondville, dove ha superato in finale Ruben Bemelmans: “Adoro questo gioco e non vedo l'ora di di scendere in campo ogni volta che mi alzo dal letto. E spero di continuare a farlo negli anni a venire”. Dopo Guadalajara, il biondo canadese ha raccolto tre sconfitte consecutive al primo turno, a Leon, Tallahassee e Savannah. Ma siamo convinti che, dopo tutto quello che ha passato, parlare di sconfitte sul campo non gli dia più fastidio. Per niente.