Come a Cincinnati è ancora il tennista danese a imporsi su Berrettini, ancora una volta in rimonta e giocando al meglio le fasi finali di un incontro nel complesso equilibrato

Foto Brigitte Grassotti

Matteo Berrettini esce di scena al secondo turno del Masters 1000 di Shanghai, eliminato dalla testa di serie numero 12 Holger Rune. Il tennista danese passa in rimonta con il punteggio di 4-6, 6-4, 6-3 in due ore di gioco, troverà Jiri Lehecka al prossimo turno. Una partita che si è decisa intorno a pochissimi punti e con poche occasioni da una parte e dall’altra, con il danese che ha progressivamente ridotto al minimo i non forzati e ottenuto una vittoria importante.

Un primo set che si potrebbe definire chirurgico quello condotto da Berrettini, che con il minimo sforzo ottiene il massimo risultato. Nell’unico game dove si sono registrate palle break – il nono – strappa il servizio a Rune e poi tiene il proprio turno di battuta quindici nel gioco successivo, chiudendo 6-4 in 37 minuti di gioco. Una buona resa con la prima di servizio che vale l’85% dei punti nonostante sia entrata solamente nel 52% dei casi, aiutato dal 75% dei punti ottenuti anche con la seconda.

L’andamento del secondo parziale è molto simile al primo, ma opposto nel risultato: a trasformare le uniche palle break concesse nel set è stavolta Rune, che nel decimo gioco sfrutta il secondo set point su uno slice di Berrettini che finisce largo e chiude 6-4 in 38 minuti di gioco. Si continua a giocare pochissimo in un match che è piuttosto rapido, in un secondo set che vede i 6 ace di Berrettini da un lato e il 93% di punti ottenuti con la prima di Rune dall’altro.

Nel terzo e decisivo set, la consuetudine si spezza subito in avvio con una palla break salvata da Rune nel game d’apertura con un gran rovescio in contro balzo. Superata la difficoltà iniziale, il tennista danese tiene piuttosto agilmente i successivi tre turni di battuta concedendo appena un ‘quindici’ e nell’ottavo gioco strappa ancora il servizio a Berrettini, su un errore piuttosto grossolano in occasione della terza palla break del game. Andato a servire per il match sul 5-3, Rune non trema e chiude al primo match point utile tenendo a trenta il proprio turno di battuta.