di Giorgio Spalluto – foto Getty Images
Per la prima volta dopo più di cinque anni e mezzo, una tennista spagnola si impone su una superficie diversa dalla terra battuta. A farlo, manco a dirlo, è una delle giocatrici più anomale che il tennis contemporaneo, oltre che quello spagnolo, ha prodotto negli ultimi anni. María José Martínez Sánchez ha conquistato l’HansolKorea Open battendo una debuttante a livello di finali Wta, come GalinaVoskoboeva con un duplice tiebreak: 7-6 (0) 7-6(2).
La mancina spagnola si è complicata la vita in entrambi i parziali in cui era avanti di un break, subendo il recupero dell’avversaria nel momento in cui serviva per aggiudicarsi il set. La regina degli Internazionali 2010 è stata però in grado di non abbattersi per le occasioni sfumate e a vincere i successivi due tiebreak nettamente.
Quella odierna era per la Martínez Sánchez la sua sesta finale Wta, la prima su un manto diverso dallaterra rossa. A Seul grazie al suo stile di gioco unico, fatto di discese a rete e continui cambi di ritmo, la nativa di Yecla ha portato a termine un percorso netto, non concedendo alcun set alle sue avversarie ed eliminando lungo la sua strada una delle favorite, la tedesca Julia Goerges, testa di serie numero 3.
Era giunta a sua volta “immacolata” (zero set persi) all’atto finale, Galina Voskoboeva, non accreditata di alcuna testa di serie ma in grado di far fuori la n.8 Ekaterina Makarova e la n.5 Polona Hercog in virtù di un servizio incisivo e dell’innata potenza da fondocampo.
La Martinez Sanchez può così festeggiare il secondo successo stagionale (dopo quello di Bad Gastein), il quinto in carriera dopo quelli ottenuti negli anni scorsi a Bogotà e Bastad (2009), Roma (2010). L’ultima connazionale a trionfare sul cemento era stataAnabel Medina Garrigues in quel di Canberra (gennaio 2006), un torneo che non fa più parte del calendario.
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