ESCLUSIVO! Cruciali novità per il campionato maschile: le 15 squadre saranno divise in tre gironi da cinque, e la FIT pubblicherà le specifiche di ogni giocatore (come da noi auspicato). 
Alessandro Tombolini, classe 1976, ha dato vita al più bel match della Serie A1 2012
(Foto Tonelli – FIT / E' di Tonelli anche la foto in home page)


Di Riccardo Bisti – 3 giugno 2013

 
La Serie A1 cambia e spinge a due riflessioni: una negativa e una positiva. Quella negativa è che ci sarà una formula complicatissima. Noi l'abbiamo studiata e cercheremo di spiegarvela nel miglior modo possibile. La sensazione positiva riguarda un paio di postille che certamente miglioreranno la regolarità. Ma andiamo con ordine.
 
Con il ripescaggio del Circolo Tennis Rovereto, la Serie A1 maschile sarà a 15 squadre e non più 14 (il Circolo Tennis Palermo, infatti, non ha perso il diritto al ripescaggio). Avevamo ipotizzato un girone da sette e uno da otto, invece la FIT ha cambiato tutto: le squadre saranno divise in tre gironi da cinque e tutte dovranno giocare play-off e play-out. Si tratta di un cambiamento positivo: tutte le squadre saranno motivate in ogni partita. Si dovrebbero evitare, dunque, i tanti incontri-spazzatura visti negli ultimi anni. Per arrivare a una soluzione giusta, tuttavia, è stata intrapresa una strada complicatissima. Vediamola.
 
Si giocheranno lo scudetto le prime due di ciascun girone, in un tabellone a sei squadre, con due ammesse direttamente in semifinale. In altre parole, le due migliori prime vanno in semifinale, mentre la peggiore si giocherà i quarti contro le seconde. La bella novità è che i play-off si giocheranno con la formula di andata e ritorno, evitando così l’incidenza del fattore campo e premiando effettivamente la squadra più forte. Soltanto la finale si giocherà in gara secca, per il quarto anno di fila, presso il Palazzetto dello Sport di Rovereto. Per stabilire la graduatoria delle tre “prime classificate”, i criteri saranno:
1) Numero di incontri vinti (singolari e doppi)
2) Numero di incontri intersociali vinti
3) Sorteggio pubblico presso la sede romana della FIT (18 novembre 2013 alle ore 11)
 
Ancora più complicata la vicenda per la salvezza. Giocheranno i play-out le terze, quarte e quinte nei vari gironi. Le terze e le quarte si sfideranno tra loro (sempre in partite di andata e ritorno), per determinare le prime tre salvezze. Le tre perdenti giocheranno contro le tre “quinte classificate” per stabilire le tre retrocessioni. Formula complicata ma corretta, con un solo punto debole: una squadra con poche risorse potrebbe rinunciare a giocarsi la Regular Season e tenersi gli uomini migliori per i play-out (salvo la partita obbligatoria per essere schierati nella post-season), falsando il campionato. Forse sarebbe stato meglio retrocedere direttamente in A2 l’ultima di ciascun girone e lasciare i play-out alle terze e alle quarte.
 
C’è un’altra bella novità, che dovrebbe evitare il clamoroso papocchio del 2012, quando il “Caso-Scala” falsò l’intero campionato. Nel programma-regolamento, infatti, è specificato che le rose dovevano essere presentate entro il 30 maggio. Dopo la verifica, la FIT provvederà a pubblicarle con l’auspicata segnalazione delle specifiche di ogni giocatore (vivaio, bandiera, ecc…). Fu proprio la mancanza di tale indicazione una delle ragioni del Caso Scala. TennisBest ebbe la fortuna di dialogare con i vertici federali, auspicando questa novità. “Lo faremo”, ci risposero. E’ giusto segnalare il mantenimento della promessa. Le rose saranno a breve a disposizione di tutti, e chiunque vorrà potrà effettuare reclamo entro il 30 giugno (versando la tassa di 600 euro che sarà restituita in caso di accoglimento del ricorso). I dati sono informatizzati: è molto difficile, dunque, che le rose pubblicate abbiano qualche irregolarità, a meno di un (possibile) errore umano di chi sarà chiamato a verificare la posizione dei giocatori (al massimo potranno essere 155: 120 uomini e 35 donne, in virtù della norma che limita a otto uomini e cinque donne il numero massimo di giocatori per ciascuna squadra, almeno tra quelli presentati all’atto dell’iscrizione). Esaurito il termine per i reclami, tutti i match saranno considerati regolari, eccezion fatta per la possibilità del reclamo per eventuali irregolarità nelle singole partite (da fare entro i termini del regolamento, a differenza di quanto fece la Società Tennis Bassano lo scorso ottobre, perchè apprese soltanto 24 ore dopo della posizione irregolare di Davide Scala grazie all’impressionante memoria del socio Federico Bortignon).
 
Nel complesso, si tratta di modifiche positive. Resta, purtroppo, la nota negativa legata al misero numero di giocatori effettivamente schierabili. Ogni squadra potrà schierare soltanto quattro giocatori (e mai più di tre in contemporanea) che non facciano parte del vivaio o che non siano giocatori “bandiera” (ovvero tesserati da almeno otto anni). E’ una norma sbagliata: in FIT sono convinti che serva a valorizzare i vivai, ma le ultime edizioni hanno certificato che non è così. L’effetto è un abbassamento del livello e il rischio di mandare dilettanti (veri) allo sbaraglio. Ci sono stati tanti casi (dodicenni in campo, squadre formate da quarta categoria), ma non sono bastati a far cambiare idea al Consiglio Federale. Ripetiamo un concetto espresso decine di volte: la tutela dei vivai è fondamentale e deve essere una priorità, ma la Serie A1 dovrebbe sfuggire a questa logica proprio perchè è il massimo campionato a squadre. Senza contare che può essere un’interessante fonte di guadagno per tanti giocatori che veleggiano tra futures e challenger. Anche Giovanni Malagò, presidente del CONI ma anche del Circolo Canottieri Aniene, non è un fervido sostenitore di questa norma. Tra qualche giorno, quando la FIT pubblicherà le rose delle squadre, capiremo quanti incontri-materasso (senza offesa per i validissimi seconda categoria che li giocheranno) ci saranno nel 2013. Lo scriviamo nell’esclusivo interesse del Campionato, perchè – è giusto dirlo – il match più bello del 2012 è stato Sanna-Tombolini nell’incontro tra Park Genova e Castellazzo Tennis Club. Un vulcano di emozioni che nemmeno i top 100 sono stati in grado di offrire. Le emozioni, dunque, non sono in discussione. La qualità del gioco, si.
 
LA SERIE A1 FEMMINILE RESTA INVARIATA
Nessun cambiamento per il campionato femminile. Le ragazze continueranno a giocare in un girone unico da sette squadre: la prima va direttamente in finale, l’ultima retrocede in A2, seconda e terza giocheranno il play-off, mentre quinta e sesta si sfideranno nel play-out salvezza.
 
SERIE A1 MASCHILE 2013
Club La Meridiana Modena
Tenis Club Parioli – Roma
ATA Battisti Trento
Società Tennis Bassano del Grappa
Park Tennis Genova
Tennis Club Cagliari
Circolo Tennis Palermo
Tennis Club Italia – Forte dei Marmi
Circolo Tennis Rovereto
Circolo Canottieri Aniene – Roma
Castellazzo Tennis Club – Parma
Tennis Club Udinese
Tennis Club Crema
Società Canottieri Casale
Circolo Tennis Barletta
 
SERIE A1 FEMMINILE 2013
Club Nomentano – Roma
Tennis Club Prato
Tennis Club Cagliari
Tennis Club Mestre
Tennis Club Parioli – Roma
Tennis Club Genova
USD Tennis Beinasco