Varate nuove norme per il 2014. In ogni singolo match dovranno essere schierati due giocatori del vivaio. 5 delle 15 squadre di quest’anno non ne hanno neanche uno! 
Filippo Leonardi è da sempre tesserato per il club La Meridiana di Casinalbo
(La foto in home page è di Tonelli – FIT)


Di Riccardo Bisti – 28 settembre 2013

 
Mancano otto giorni all’inizio del Campionato di Serie A1, atteso come non mai, ma è già tempo di pensare (e prepararsi) al 2014. L’ultimo Consiglio Federale, infatti, ha deliberato le novità per la prossima stagione. Le norme si sono ulteriormente complicate. Ed è una certezza – come vedremo – che tante squadre andranno in difficoltà. Cerchiamo di spiegare cosa è successo. Nel 2013. ogni squadra può tesserare un massimo di quattro giocatori che non rientrino nelle categorie per cui non è prevista limitazione (appartenere al vivaio della formazione, ovvero aver militato nel club per due anni in categorie junior fino all’under 16, oppure essere almeno al nono anno consecutivo di tesseramento). Nella singola partita, invece, i giocatori schierabili sono al massimo tre. Significa che un singolare deve essere obbligatoriamente giocato da un elemento del vivaio oppure da un “8+” (nuova definizione per stabilire i giocatori bandiera). Norma decisamente restrittiva, che ha abbassato il livello del campionato e ha premiato le squadre più fortunate (o brave, per carità) ad avere giocatori di buon livello che rientravano nelle categorie senza limitazioni. Non è un caso che le ultime due edizioni siano state vinte da formazioni di questo tipo: nel 2011, il Castellazzo Tennis Club poteva schierare Alessandro Tombolini, mentre lo scorso anno il Tennis Club Italia di Forte dei Marmi aveva una super-bandiera come Matteo Marrai. Anche quest’anno, salvo un miracolo dell’Aniene, la vincitrice dovrebbe uscire da una squadra con un vivaio o un “8+” di livello. Inutile nascondere i nomi: Genova, Bassano del Grappa e Forte dei Marmi.
 
Dal 2014 cambierà tutto, e sarà una rivoluzione. Una rivoluzione sancita dal Comma 2-a dell'articolo 53 del Regolamento dei Campionati a Squadre. Nella singola partita, le squadre saranno obbligate a schierare due giocatori del vivaio. Per la prima volta, viene fatta una distinzione tra i “vivaio” e gli “8+”. Che significa? In ogni partita, dovrà giocare necessariamente un tennista del vivaio (senza limitazioni di età) più un altro con meno di 30 anni di età (ovvero nato dal 1 gennaio 1984 in poi). Quest’ultimo, tuttavia, può essere sostituito da un “8+”. Visto che la FIT spinge affinchè la Serie A1 valorizzi il settore giovanile dei circoli, sembra francamente un controsenso: c’è l’obbligo di schierare un “vivaio” senza limiti di età, mentre il “vivaio” più giovane può essere sostituito da un giocatore “+8”. Per intenderci, con le rose attuali il Tennis Club Parioli sarebbe costretto a schierare sempre il 42enne Stefano Pescosolido mentre non avrebbe l’obbligo di far giocare Stefano Valenti (che comunque rientra anche nella categoria degli “8+”). I due giocatori “rispettosi” dei vincoli, oltre al singolare, dovranno giocare anche il doppio. Uno dei due deve essere obbligatoriamente inserito nell’eventuale doppio di spareggio. Data la difficoltà di lettura del regolamento, proviamo a schematizzare. Detto che ogni match intersociale è composto da 4 singolari e 2 doppi (più l’eventuale doppio di spareggio nelle sfide a eliminazione diretta), ogni squadra si dovrà organizzare così.
 
Singolare 1: giocatore a scelta
Singolare 2: giocatore a scelta
Singolare 3: elemento del vivaio (senza limiti di età)
Singolare 4: elemento del vivaio under 30 OPPURE un giocatore almeno al 9° anno di tesseramento
Doppio 1 e 2: due giocatori a scelta più un vivaio e il vivaio under 30 OPPURE il giocatore “+8”
Doppio di Spareggio: un giocatore a scelta più un vivaio, o il vivaio under 30, o il giocatore “+8”
 
A parte la difficoltà di entrare nei meccanismi e il controsenso sull’età dei giocatori “vivaio”, la nuova regola metterà in grande difficoltà i club. Basti pensare che, tra le 15 squadre iscritte alla Serie A1 2013, ce ne sono ben cinque senza un solo giocatore del vivaio! Si tratta di:

ATOMAT Tennis Club Udinese
Società Canottieri Casale
Società Tennis Bassano
ATA Battisti Trentino
Tennis Club Cagliari

Ci sono poi alcune squadre con dei “vivaio” di livello non trascendentale: pensiamo ad Alessandro Pagani (2.5 del TC Crema), Matteo Berrettini (2.6 dell’Aniene) e Francesco Faggella (2.8 del CT Barletta). Le più “fortunate” sono il Park Genova (Gianluca Mager), Il TC Italia (Matteo Marrai), la Meridiana Modena (Filippo Leonardi) e il CT Palermo (Antonio Comporto). Bella fortuna per il Circolo Tennis Rovereto, che può contare su Luca Stoppini (fratello di Andrea, classe 1984 e quindi Under 30) e Giacomo Oradini. Incrociando dati e regolamenti, pare che il team trentino possa già essere considerato tra i favoriti per l’edizione 2014. E pensare che solo pochi mesi fa era stato retrocesso in B per il “Caso Scala”, ma poi è stato ammesso a seguito di un ricorso, che peraltro ha aumentato il numero di squadre da 14 a 15 (l’anno prossimo diventeranno 16: è ufficiale). Francamente non condividiano le nuove norme: non tanto per una questione tecnica (la FIT ha adottato un percorso e lo sta portando avanti), ma per quanto sono complicate. E’ probabile che dirigenti e giudici arbitri possano cadere in errore, soprattutto nelle serie inferiori, visto che le stesse norme sono state estese alla Serie A2 e alla Serie B. Ne valeva davvero la pena?