Diciamo che non ha fatto una gran figura. Impegnata in una corsa organizzata dalla sua fondazione benefica, Serena Williams si è fermata quando non era arrivata nemmeno a metà del tragitto di 5 chilometri…e si è fatta portare al traguardo da un taxi! Al contrario, la sorella Venus ha corso regolarmente ed è arrivata al traguardo della "Serena Williams Live Ultimate Run South Beach 2015", cui hanno preso parte oltre 3.000 corridori. Con una maglia arancione e leggings arancioni, Serena era partita piuttosto forte ma poi ha optato per la scorciatoia. Non sono chiare le ragioni della scelta, anche se forse era semplicemente fuori forma e non voleva correre il rischio di farsi male. E' possibile che qualcuno dei suoi vecchi infortuni sia ricomparso durante la corsa e che abbia preferito lasciar perdere. Ad ogni modo, contava soprattutto lo scopo benefico della corsa: in passato, la fondazione di Serena ha aiutato a costruire scuole in Africa, ha concesso borse di studio a New York e ha dato una mano per migliorare la sicurezza in alcune zone degradate. Quest'ultimo punto è molto caro alla Williams, cresciuta nel ghetto di Compton, dove non era così raro assistere a sparatorie. Ogni partecipante ha donato 60 dollari. Certo, è curioso che la notizia esca nel giorno in cui viene nominata atleta dell'anno da Sports Illustrated….Diciamo che non ha fatto una gran figura. Impegnata in una corsa organizzata dalla sua fondazione benefica, Serena Williams si è fermata quando non era arrivata nemmeno a metà del tragitto di 5 chilometri…e si è fatta portare al traguardo da un taxi! Al contrario, la sorella Venus ha corso regolarmente ed è arrivata al traguardo della "Serena Williams Live Ultimate Run South Beach 2015", cui hanno preso parte oltre 3.000 corridori. Con una maglia arancione e leggings arancioni, Serena era partita piuttosto forte ma poi ha optato per la scorciatoia. Non sono chiare le ragioni della scelta, anche se forse era semplicemente fuori forma e non voleva correre il rischio di farsi male. E' possibile che qualcuno dei suoi vecchi infortuni sia ricomparso durante la corsa e che abbia preferito lasciar perdere. Ad ogni modo, contava soprattutto lo scopo benefico della corsa: in passato, la fondazione di Serena ha aiutato a costruire scuole in Africa, ha concesso borse di studio a New York e ha dato una mano per migliorare la sicurezza in alcune zone degradate. Quest'ultimo punto è molto caro alla Williams, cresciuta nel ghetto di Compton, dove non era così raro assistere a sparatorie. Ogni partecipante ha donato 60 dollari. Certo, è curioso che la notizia esca nel giorno in cui viene nominata atleta dell'anno da Sports Illustrated….