Alla vigilia dello Us Open, Serena Williams ha parlato con il prestigioso New York Times, più precisamente con il magazine settimanale. L'inserto uscirà domenica prossima, ma l'intervista è stata già pubblicata online e contiene alcuni passaggi significativi. Su tutti, la curiosa differenza di guadagni tra Maria Sharapova e la stessa Serena in termini di introiti pubblicitari. Secondo Forbes, la Williams intasca 13 milioni di dollari contro i 23 della Sharapova nonostante l'impressionante differenza di palmares e una superiorità ribadita più volte sul campo da tennis. "Se preferiscono fare mercato con una ragazza bianca e bionda, beh, è una loro decisione – ha detto Serena – io ho diversi sponsor ben contenti di lavorare con me. Non dico che dovrei guadagnare di più perché ho intascato parecchio con i prize money. Sono contento per Maria perché ha lavorato molto e c'è abbastanza per tutte". Tuttavia, l'americana si è concessa una battutina su un presunto razzismo nelle scelte. "Forse guidare la classifica di Forbes non è per me. Ma restiamo ottimisti sul fatto che una nera possa salire al comando di questo ranking". Alla vigilia dello Us Open, Serena Williams ha parlato con il prestigioso New York Times, più precisamente con il magazine settimanale. L'inserto uscirà domenica prossima, ma l'intervista è stata già pubblicata online e contiene alcuni passaggi significativi. Su tutti, la curiosa differenza di guadagni tra Maria Sharapova e la stessa Serena in termini di introiti pubblicitari. Secondo Forbes, la Williams intasca 13 milioni di dollari contro i 23 della Sharapova nonostante l'impressionante differenza di palmares e una superiorità ribadita più volte sul campo da tennis. "Se preferiscono fare mercato con una ragazza bianca e bionda, beh, è una loro decisione – ha detto Serena – io ho diversi sponsor ben contenti di lavorare con me. Non dico che dovrei guadagnare di più perché ho intascato parecchio con i prize money. Sono contento per Maria perché ha lavorato molto e c'è abbastanza per tutte". Tuttavia, l'americana si è concessa una battutina su un presunto razzismo nelle scelte. "Forse guidare la classifica di Forbes non è per me. Ma restiamo ottimisti sul fatto che una nera possa salire al comando di questo ranking".