Sulla testa della nuova numero uno incombe il rischio di una pesante sanzione. Serena non tradisce preoccupazione e, incurante, si spoglia per la Espn…

di Giorgio Spalluto


Giustizia è fatta. Serena Williams tornerà in vetta alla classifica WTA grazie alle catastrofiche esibizioni di Dinara Safina, la numero 1 più controversa della storia del tennis femminile. Si risolve così una diatriba che durava dalla scorsa primavera sulla legittimità o meno della sua prima posizione nel ranking, lei che finora non è mai riuscita a portare a casa uno slam, a differenza della plurititolata afroamericana, vincitrice in carriera di ben 11 major. A togliere il sonno alla neo numero 1, però, è un’altra vicenda che poco ha a che fare con le classifiche, cui Serena, per la verità, non ha mai dato troppa importanza.

Nelle stesse ore in cui in Italia ci si divide sulla legittimità costituzionale del Lodo Alfano, nel mondo del tennis, e precisamente tra le 4 mura della Federazione Internazionale (ITF), si discute animatamente sull’opportunità di squalificare da uno, o più tornei dello slam, la nuova regina del tennis mondiale, per le note vicende legate al drammatico epilogo della semifinale dello US Open, persa con la Clijsters. Anche in questo caso è una delle più alte “cariche” (del tennis, si intende) a essere messa in discussione. Anche in questo caso, qualsiasi decisione verrà presa, farà senz’altro discutere.

L’ITF ha ricevuto una relazione dalla giudice di linea di origini asiatiche, dalla giudice di sedia Louise Engzell, dal referee Brian Earley e dalla Supervisor WTA Donna Kelso. Sulla faccenda si stanno esprimendo molti opinionisti. John Wertheim, noto giornalista di Sports Illustrated fa parte della nutrita schiera degli innocentisti: “Serena ha perso la testa mai poi si è scusata, anche se con un po’ di ritardo. Non è un bel momento per il tennis, ma è il caso di andare avanti. Se venisse ulteriormente penalizzata, sarebbe un aborto di giustizia". Si dichiara colpevolista, invece, Neil Harman, uno dei più apprezzati columnist del Times, secondo il quale quanto è successo, non deve passare sotto silenzio. A suo dire il comportamento di Serena non sarebbe tollerato in nessun altro sport, e il tennis ha il dovere di proteggere i suoi giudici da un simile attacco.

Insomma, giustizia è fatta, ma solo per quanto riguarda il ranking. In attesa del prossimo verdetto, Serena si concede senza veli agli occhi indiscreti dei lettori del magazine di ESPN, assieme ad altre celebrità dello sport.

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