WTA CHAMPIONSHIPS – Facile esordio per la numero 1, aiutata da una Kerber vergognosa nel finale. “Andare avanti fino a 40 anni? Chi lo sa…”. Parte bene anche la Kvitova.
Petra Kvitova ha giocato un ottimo match contro la Radwanska
Di Gianluca Roveda – 23 ottobre 2013
Serena Williams non poteva iniziare meglio i WTA Championships. L'americana è rimasta in campo appena 64 minuti per avere la meglio su Angelique Kerber, una delle pochissime con cui ha perso da quando lavora con Patrick Mouratoglu (Cincinnati 2012). E’ finita 6-3 6-1: se la tedesca si era alienata un bel po' di simpatie per il modo in cui si è qualificata al Masters (ottenendo una wild card a Linz a tabellone già compilato), è diventata definitivamente un anti-personaggo durante questo partita. Sul 4-1 nel secondo set, ha chiamato il suo allenatore e si sono messi a ridere di gusto. Non ci sarebbe niente di male, soprattutto se serve a stemperare la tensione. In realtà, era una risata di “sciolta”. Inspiegabilmente, la tedesca ha smesso di lottare e ha giocato in modo scandaloso gli ultimi due game. E’ un fatto grave, soprattutto perchè i WTA Championships sono uno schiaffo alla povertà. Basta scendere in campo e perdere tutte le partite per portare a casa 135.000 dollari. Nessuno le chiedeva di vincere, anche perchè la Williams è in forma strepitosa, ma c’è un pubblico da rispettare, sia in tribuna che davanti agli schermi TV. La Kerber non lo ha fatto. Da par suo, la Williams è stata spettacolare. E’ in condizioni fisiche mostruose, e lo ha mostrato nei primi game della partita, quando c’era ancora un po’ di agonismo. C’è stato uno scambio in cui ha dovuto sempre rincorrere, e si è tolta dalla difesa con un terrificante dritto lungolinea in corsa. Colpi del genere riescono sono se le gambe girano alla perfezione. Inoltre ha raccolto un ottimo 14 su 14 nelle discese a rete “Ma la maggior parte erano volèe facili…” ha riconosciuto. Uno spettacolo che la rende ancor più favorita per questo torneo. I bookmakers la danno vincente a 1.50, cifra stratosferica a inizio torneo. Per rendere l’idea, la sua diretta concorrente (Victoria Azarenka) è data a 6.6.
Se la partita non ha offerto grossi spunti (se non il raggiungimento di 10 milioni di dollari di montepremi nel solo 2013), e la Kerber non ha certo contribuito, è opportuno ragionare su un altro aspetto. Quanto può andare avanti la Williams? Mesi fa, dopo la sconfitta all’Australian Open, le hanno chiesto se aveva pensato di ritirarsi durante il match contro Sloane Stephens. Lei non capì, pensava che alludessero a un ritiro definitivo: “Ma no, che dite!!!”. Offesa, quasi seccata. Nei giorni scorsi, ha lasciato intendere che potrebbe andare avanti fino a 40 anni di età. Detto che oggi ne ha 32, potremmo vederla in campo fino al 2021. Si parla tanto delle Olimpiadi di Rio de Janeiro: e se dovessimo vederla a Tokyo 2020? Serena non ne ha parlato diffusamente, ma l’ha buttata lì. Quando le hanno chiesto se ha intenzione di battere i record di longevità di Kimiko Date Krumm, ancora in gara a 43 anni, ha detto: “Chi lo sa? Magari potrei ancora essere qui. L’ho imparato dieci anni fa: mai dire mai”. Serena, tuttavia, è molto concentrata sul presente. “Non pensavo di giocare una delle mie migliori stagioni. Ma posso fare ancora meglio: l’anno prossimo vorrei portare il mio tennis a un nuovo livello, penso di potercela fare. Vorrei arrivare a 23 Slam, ma è molto difficile, soprattutto ora. Ci sono tante ottime giocatrici, molto affamate. Tutte vogliono essere la numero 1. Per me sarà difficile anche soltanto arrivare a 18. Ho degli obiettivi importanti, ma devo giocare una partita alla volta”. Se davvero dovesse giocare fino a 40 anni, avrebbe ancora un mucchio di chance per superare Steffi Graf, come ipotizzato proprio dalla tedesca.
Nell’ultimo match di giornata, Petra Kvitova ha mostrato un’ottima versione di sè contro Agnieszka Radwanska, battuta con un doppio 6-4 in meno di 90 minuti. Forse non è ancora la giocatrice di due anni fa, ma da quando lavora seriamente sul piano atletico sembra rifiorita. Le è bastato prendersi un break per set per superare la polacca. I suoi colpi, pesantissimi, fanno un gran male. E’ stata implacabile fino al 6-4 5-4, poi ha avuto un po’ di incertezza al momento di chiudere. La Radwanska ha avuto tre palle break per il 5-5, ma Petra è stata molto brava nel momento del bisogno, annullandone un paio con altrettanti dritti vincenti. Ha faticato al momento chiudere, commettendo un doppio fallo sul primo matchpoint e mettendo in corridoio un rovescio incrociato sul secondo. Il game stava diventando un incubo, poi una palla della Radwanska, certificata fuori da occhio di falco, le ha fatto alzare le braccia al cielo. Un sollievo, perchè sul 5-5 la partita avrebbe potuto complicarsi. Questo risultato può essere decisivo per il passaggio del turno come seconda del girone. Il primo posto, francamente, sembra già assegnato.
WTA CHAMPIONSHIPS 2013
GRUPPO ROSSO
Serena Williams (USA) b. Angelique Kerber (GER) 6-3 6-1
Petra Kvitova (CZE) b. Agnieszka Radwanska (POL) 6-4 6-4
GRUPPO BIANCO
Victoria Azarenka (BLR) b. Sara Errani (ITA) 7-6 6-2
Mercoledì 23 ottobre (h. 16, diretta SuperTennis)
Sara Errani vs. Na Li
Jelena Jankovic vs. Victoria Azarenka
Serena Williams vs. Agnieszka Radwanska
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