Da Melbourne, Alessandro Terziani – foto Getty Images
Torna finalmente il sole a Melbourne Park nel giorno dei primi quarti di finale. Si affrontano, nella parte alta del tabellone, Serena Williams e Maria Sharapova, Agnieszka Radwanska e Carla Suarez Navarro.
Nulla da fare anche oggi per Maria Sharapova contro Serena Williams. Continua l’incredibile serie negativa che ha oggi raggiunto quota 18 sconfitte consecutive. E’ dal 2004 che la russa non batte la statunitense, due volte per la precisione, nelle finali di Wimbledon e delle WTA Finals. Serena si è legata al dito quei due peccati di lesa maestà dell’allora sedicenne Sharapova e se l’è legata al dito. Da allora, quando affronta la russa, è come un toro che vede rosso. Gioca con tutta la cattiveria agonistica di cui è capace.
L’avvio di partita odierno aveva fatto pensare a una storia diversa. Break all’alba del match per la Sharapova che si portava subito sul 2-0. Un fuoco fatuo. Serena ha ripreso presto il comando delle operazioni effettuando l’immediato contro break. Sul 4-4 si è deciso il set, e di fatto il match. Un gioco molto combattuto in cui Serena ha salvato due palle break e che ha poi chiuso con un ace. Nel game successivo la Williams strappa il servizio alla russa al quarto set point.
Il contraccolpo psicologico del primo set perso si fa sentire. La Sharapova esce dal match e la Williams imperversa. La russa rischia un umiliante ‘cappotto’, ma sul 5-0 riesce con orgoglio a cogliere il punto della bandiera. Dopo 1 ora e 32 minuti la partita è finita.
Serena sembra tornata la solita macchina da guerra, ormai definitivamente alle spalle lo shock degli ultimi Us Open. Il servizio è tornato quello dei tempi migliori e anche la forma fisica è soddisfacente. Si preannuncia, Radwanska e Kerber permettendo, una spettacolare finale contro l’Azarenka.
S. Williams b. Sharapova 6-4 6-1
Non c’è stata proprio partita tra Agnieszka Radwanska (n.4) e Carla Suarez Navarro (n.11). La giocatrice polacca ha dominato l’incontro in 1 ora e 22 minuti.
Il primo set è durato solo 28 minuti. La spagnola, in giornata decisamente negativa, ha commesso una quantità industriale di errori (saranno 45 in tutto il match). Aga si è limitata a tenere la palla in campo senza prendersi particolari rischi, al resto ci ha pensato la Navarro. Nel secondo set si è assistito a un match più equilibrato, almeno fino al 3-3, ma sempre in pieno controllo della polacca.
La Radwanska prosegue così nella lunga striscia vincente iniziata nel 2015 con i successi a Tianjin e alle WTA Finals e proseguita quest’anno con la vittoria a Shenzhen. Per la polacca, che insegue il sogno del suo primo Slam, è la seconda semifinale a Melbourne dopo quella del 2014 (battuta a sorpresa dalla Cibulkova). Ma con Serena sarà veramente dura.
Radwanska b. Suarez Navarro 6-1 6-3