di Fabio Bagatella – foto Getty Images
A Flushing Meadows ci sarà anche Serena Williams. La campionessa statunitense, che attualmente occupa la 172esima posizione nel ranking Wta, avrà comunque la possibilità di giocare lo Slam di casa grazie alla formula del ranking protetto che permette ai giocatori reduci da lunghi infortuni di rientrare nel circuito in maniera meno “traumatica”.
Essendo rimasta ferma per più di sei mesi, causa i noti problemi al piede e la seguente embolia polmonare, il ranking di Serena resta dunque momentaneamente congelato: potrà entrare nel main draw di otto tornei compreso uno Slam. “L'anno scorso è stata molto dura non esserci, quest'anno non avrò nulla da perdere. Sarò una mina vagante”, ha dichiarato la 29enne afroamericana durante la conferenza stampa a New York City.
Serena si trovava nella “Grande Mela” per un appuntamento del World Team Tennis statunitense, un campionato di tennis a squadre. Nella vittoria dei Washington Kastles contro i New York Sportimes, la minore delle Williams ha battuto due volte l'ex numero uno mondiale – l'elvetica Martina Hingis – nel singolare (5-3) e nel doppio, perdendo invece nel doppio misto.
Le tappe di avvicinamento che Serena ha scelto in vista dei suoi dodicesimi US Open (dal 1998 ha saltato solo le edizioni del 2003 e del 2010) sono Stanford, che inizierà settimana prossima, Toronto e Cincinnati. Proprio in California ad attendere la statunitense c'è una belligerante Maria Sharapova, che non vede l'ora di incrociare la racchetta con la grande rivale.
“Adoro giocare contro di lei e spero potrà accadere al più presto quest'estate – ha sottolineato Masha – negli scontri diretti mi è andata spesso male, vorrei proprio invertire la tendenza.” Serena conduce 6-2 nelle sfide con la russa, che ha perso gli ultimi 5 incontri: le uniche due vittorie di Sharapova risalgono al 2004.
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