La campionessa in carica vince: l’anno terribile è alle spalle. Avanti pure Caro, Vika, Masha e Na Li. Subito out Stosur e Jankovic…

di Andrea Nizzero – foto Getty Images

 

Dopo l'ace che fa da sigillo alla sua vittoria su Aravane Rezai, Serena alza il pugno e si gira verso il suo angolo. Stringe la mano all'avversaria, all'arbitro, poi scoppia in lacrime. Serena è tornata, e sono i suoi singhiozzi a confermare quanto non fosse affatto cosa scontata. Nella sua partita, vinta per 63 36 61, si sono visti problemi negli spostamenti, difficoltà nei cambi di direzione. Anche qualche pausa mentale, come quella che le è costata il break che ha deciso il secondo set. Ma si è vista di nuovo Serena, che dalla finale vinta qui lo scorso anno ha giocato due sole partite, la scorsa settimana a Eastbourne.

 

Un anno terribile, iniziato in quella disgraziata serata a Monaco di Baviera pochi giorni dopo aver alzato il Venus Rosewater Dish, sabato 3 luglio. Il calvario dell'americana ha toccato il punto più basso a inizio marzo, quando un embolo polmonare ne ha messo in pericolo non solo la carriera, ma anche la vita. Solo pochi giorni fa ha affermato che “questo ritorno è diverso da tutti gli altri”. Le lacrime di oggi ne sono la dimostrazione, nonché un'espressione più umana di una campionessa che, per quanto discussa, mancava tantissimo al tennis femminile. Per lei, si tratta della vittoria numero 200 in uno slam. In tutta la sua carriera, non ha mai perso al primo turno di uno slam: ne ha giocati 44.

 

Caroline Wozniacki, che succede proprio a Serena nell'impegnativo ruolo di testa di serie numero 1, ha debuttato con agio, disponendo con facilità (62 61) della spagnola Arantxa Parra Santonja. Per la danese, ancora alla caccia di quel titolo Slam che legittimerebbe la sua prima posizione mondiale, ha impiegato meno di un'ora per sbrigare la pratica. Sarà Virginie Razzano la sua prossima avversaria: la francese, che pochi giorni prima dell'inizio del Roland Garros ha perso il suo compagno, ha ottenuto contro Sania Mirza una vittoria dai moltissimi significati, la prima dopo la disgrazia.

 

E' durato pochissimo il prosieguo del match tra Azarenka e Magdalena Rybarikova, interrotto ieri sera sul 64 32 in favore di Vika e conclusosi sfortunatamente con lo stesso punteggio. La slovacca è scivolata qualche minuto dopo la ripresa del gioco, infortunandosi alla gamba sinistra. La testa di serie numero 4 avanza così al secondo turno, con modalità che avrebbe preferito evitare.

 

La sorpresa della giornata la firma Melinda Czink, estromettendo Samantha Stosur con il punteggio di 63 64. L'ungherese, numero 262 del mondo e ammessa in tabellone grazie al ranking protetto ha firmato così quella che è solo la sua seconda vittoria nel tabellone principale di Wimbledon. L'altra era arrivata nel 2006. Per l'australiana, testa di serie numero 10, una prestazione preoccupante che segue la precoce eliminazione a Parigi.

 

Sorprende un po' meno l'eliminazione di Jelena Jankovic per mano di Maria Jose Martinez Sanchez. La talentuosa spagnola non è mai riuscita ad adattare il suo gioco brillante e d'attacco all'erba di Wimbledon, dove aveva vinto solo due match prima di oggi. Questa vittoria potrebbe darle la fiducia che sembra mancarle da tutta la stagione e che potrebbe permetterle di disputare finalmente un buon torneo.

 

Quando ormai il sole è definitivamente tramontato, fanno invece il loro “comodo” esordio londinese Na Li e Maria Sharapova. La cinese rifila un periodico 6-3 alla russa Kudryavtseva, Masha strapazza la connazionale Anna Chakvetadze lasciandole solamente tre giochi.

 

 

Risultati primo turno:

(1) Caroline Wozniacki (DEN) d. Arantxa Parra Santonja (ESP) 62 61

(4) Victoria Azarenka (SVK) d. Magdalena Rybarikova (BLR) 64 32 ret. (left knee injury)

(7) Serena Williams (USA) d. Aravane Rezai (FRA) 63 36 61

(8) Petra Kvitova (CZE) d. (Q) Alexa Glatch (USA) 62 62

(9) Marion Bartoli (FRA) d. (Q) Kristyna Pliskova (CZE) 60 62

Melinda Czink (HUN) d. (10) Samantha Stosur (AUS) 63 64

(11) Andrea Petkovic (GER) d. (LL) Stéphanie Foretz Gacon (FRA) 63 64

(14) Anastasia Pavlyuchenkova (RUS) d. (Q) Lesia Tsurenko (UKR) 64 76(3)

María José Martínez Sánchez (ESP) d. (15) Jelena Jankovic (SRB) 57 64 63

(20) Peng Shuai (CHN) d. Kirsten Flipkens (BEL) 60 64

(25) Daniela Hantuchova (SVK) d. (Q) Vitalia Diatchenko (RUS) 46 76(5) 63

Nadia Petrova (RUS) d. Vesna Dolonts (RUS) 63 64

Rebecca Marino (CAN) d. Patricia Mayr-Achleitner (AUT) 63 76(5)

Iveta Benesova (CZE) d. Sandra Zahlavova (CZE) 36 63 86

Barbora Zahlavova Strycova (CZE) d. (Q) Aleksandra Wozniak (CAN) 76(7) 64

Simona Halep (ROU) d. Bojana Jovanovski (SRB) 61 62

Elena Baltacha (GBR) d. (Q) Mona Barthel (GER) 62 64

(3) Na Li (CHN) d. Alla Kudryavtseva (RUS) 63 63

Tamira Paszek (AUT) d. Ayumi Morita (JPN) 57 63 60

Virginie Razzano (FRA) d. Sania Mirza (IND) 76(4) 26 63

Anastasiya Yakimova (BLR) d. Sofia Arvidsson (SWE) 46 62 61

(31) Lucie Safarova (CZE) d. Lucie Hradecka (CZE) 26 63 63

Petra Martic (CRO) d. Vania King (USA) 57 62 62

(18) Ana Ivanovic (SRB) d. Melanie Oudin (USA) 60 61

Anne Keothavong (GBR) d. (WC) Naomi Broady (GBR) 62 64

Kateryna Bondarenko (UKR) d. Alizé Cornet (FRA) 75 62

(Q) Marina Erakovic (NZL) d. (Q) Chang Kai-Chen (TPE) 64 62

(LL) Stéphanie Dubois (CAN) d. (Q) Irina Falconi (USA) 62 62

(5) Maria Sharapova (RUS) d. Anna Chakvetadze (RUS) 62 61

Eleni Danilidou (GRE) d. Coco Vandeweghe (USA) 64 64

Klara Zakopalova (CZE) d. (WC) Emily Webley-Smith (GBR) 63 57 86

Tamarine Tanasugarn (THA) d. Yaroslava Shvedova (KAZ) 62 63


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