Dimenticate le difficoltà dei primi turni, Serena Williams si aggiudica per la settima volta il Sony Open. Battuta in finale Na Li, ottima nel primo set ma calata nel secondo. 
Miami è diventato un feudo personale di Serena Williams

Di Cosimo Mongelli – 30 marzo 2014


Non c'è molto spazio per la fantasia alla vigilia della finale tra Serena Williams e Na Li. La vittoria dell'americana è una certezza, ancor prima che il torneo iniziasse. L'americana insegue il settimo successo nel torneo, che le farebbe superare Andrè Agassi, con il quale condivide il record di successi in Florida. In11 precedenti, la cinese ha ottenuto una sola vittoria, sei anni or sono, in quel di Stoccarda. E nulla lascia presagire che questo miracolo possa ripetersi. Tuttavia, all'inizio, è sembrata esserci partita. Serena serve per prima e pare in palese difficoltà. Li Na è brava ad approfittarne, complice anche un doppio fallo dell'americana e ottiene il break in apertura. Break che viene confermato nel game successivo, con la cinese che non trema e si porta sul 2 a 0. Serenona sembra ancora ben lontana dall'essere entrata in partita: è ferma sulle gambe e si espone ai continui attacchi dell'avversaria. Con le unghie e coi denti trova il primo gioco, e un pizzico di fiducia comincia ad albergare nei suoi colpi, colpi che le fanno ottenere le prime palle break dell'incontro. Questa volta a salvarsi è la cinese, che mette le mani sul set nel settimo gioco, con Serena ancora troppo fallosa al servizio e prodiga di regali. 5 a 2 per Li Na e primo parziale che è oramai una formalità. O almeno, lo sarebbe se non si trattasse di un match WTA con in campo Serena Williams.

Il copione, visto e rivisto decine di volte, si ripresenta in tutta la sua noiosa crudeltà. La cinese può servire per ben due volte per conquistare il primo set. La prima è un disastro: va subito sotto 0-40 e alla seconda opportunità l'americana recupera un break. La seconda è un dramma: Na Li sembra crederci, attacca, aggredisce e arriva perfino al tanto agognato setpoint. Sarà l'ultima occasione. Serena ottiene una prima palla break, poi una seconda e infine la terza, quella decisiva, per riportare tutto in parità. Con una commovente Na Li che ci prova fino all'ultimo a difendere il prezioso vantaggio. Commovente, ma in totale confusione. Sul 5 a 6, oramai affranta per l'occasione dilapidata, chiama il falco su una palla fuori dell'avversaria che poi si rivela buona e alla seconda occasione concessa consegna il set a Serena. Nemmeno la consolazione del tiebreak. Il secondo set? Vale davvero la pena raccontarlo? Un 6 a 1 che lascia davvero poco spazio alla cronaca e a l'immaginazione. Un secondo set che non avrebbe potuto svolgersi in maniera diversa. Dopo Brisbane, quello di oggi è il secondo sigillo stagionale per Serena che, a 32 anni, diventa la tennista più “vecchia” a vincere a Miami. Secondo successo stagionale, 59imo in carriera, record di trofei sollevati a Miami e leadership sempre più confermata. Per tutto il resto….