Di Alessandro Mastroluca – 4 agosto 2014
4, 3, 2, 1.. è storia! Quarto titolo del 2014. Terzo alloro a Stanford. Serena Williams riparte al massimo dopo la delusione a Wimbledon e porta a 45 le vittorie contro top-10 dalla sconfitta subita proprio contro Kerber a Cincinnati due anni fa: da allora ha perso solo 2 volte, sempre contro Victoria Azarenka. È un prologo più che positivo per iniziare la 200esima settimana da numero 1 del mondo, un traguardo raggiunto da solo quattro leggende prima di lei: Steffi Graf, Martina Navratilova, Chris Evert e Martina Hingis. Quest'ultima, tra l'altro, potrebbe essere superata tra un paio di mesi (è rimasta in vetta per 209 settimane). Serena, che ha vinto 14 delle ultime 15 finali, ha dominato dall'1-5 contro un'Angelique Kerber che, invece, ha perso 8 delle ultime 9 e tutte le 4 giocate quest'anno. La partita della Kerber, che ha annullato un match point in semifinale a Varvara Lepchenko, è durata solo cinque game. Un tempo sufficiente a cullare l'illusione di diventare la prima tedesca a conquistare il titolo al Bank of the West Classic dopo Bettina Bunge, che si impose nel 1983 quando si giocava ancora a Oakland. Ma Serena, che si era trovata sotto 2-5 anche contro Li Na in finale a Miami, si tira lentamente su dal baratro grazie a qualche vincente dal centro e una serie impressionante di gratuiti e scelte sbagliate della Kerber. Al momento di chiudere, la tedesca si perde. Va a servire per il set sul 5-2 ma spreca due set point e cede la battuta. Poi sul 5-4 gioca due game semplicemente disastrosi: senza più la pazienza di scambiare e in confusione totale, cede il break a zero e si ritrova in pochi minuti sotto 5-6. Annulla un setpoint e si rifugia nel tiebreak, ma la sua finale finisce praticamente qui. Serena domina il tiebreak 7 a 1, chiude il parziale con 22 vincenti e 23 gratuiti.
IMBATTIBILE CON LE PIU' FORTI
Galvanizzata dalla rimonta nel primo set, Serena inizia il secondo con un break a 30 che cala il sipario e fa da preludio alla settima vittoria stagionale in altrettante sfide contro una top-10. Serena non sbaglia quasi più e per poco non trasforma anche la palla break che l'avrebbe mandata a servire sul 3-0. Kerber, invece, più volte si tocca il fianco e mostra qualche indecisione, qualche difficoltà in più negli spostamenti laterali. Serena non è più nemmeno costretta ai vantaggi nei suoi ultimi turni di battuta e veleggia senza problemi verso il 61mo titolo in carriera sulle 78 finali disputate. Nel torneo dove la sorella Venus ha festeggiato il suo primo titolo WTA, Serena ha chiuso la finale con 5 gratuiti in più, 28 a 23, ma soprattutto il doppio dei vincenti, 37 a 18. Il tris, per lei consecutivo, a Stanford (dopo i titoli del 2011 e 2012 contro Bartoli e Vandeweghe, nel 2013 non ha giocato), la riporta al numero 4 nella Race davanti a Eugenie Bouchard, dietro solo a Sharapova, Halep e Li Na. Nelle prossime settimane, tuttavia, dovrà difendere il titolo a Cincinnati e agli Us Open e la finale a Montreal. Certo, è sempre più facile riuscirci da numero 1, con un posto nella storia e il quarto titolo stagionale in bacheca.
WTA PREMIER STANFORD – Finale
Serena Williams (USA) b. Angelique Kerber (GER) 7-6 6-3
WTA TOUR – LE PIU' TITOLATE
Martina Navratilova (CEC) 167
Chris Evert (USA) 154
Steffi Graf (GER) 107
Margaret Court (AUS) 92
Evonne Goolagong (AUS) 68
Billie Jean King (USA) 67
Serena Wiliams (USA) 60
WTA TOUR – SETTIMANE AL NUMERO 1
Steffi Graf (GER) – 377
Martina Navratilova (CEC) – 332
Chris Evert (USA) – 260
Martin Hingis (SUI) – 209
Serena Williams (USA) – 200