L’americana batte Maria Sharapova per la 13esima volta e conferma il titolo di Madrid. Resta al numero 1 WTA e vince il titolo numero 50 in carriera. Non ci sono dubbi: è lei la più forte. 
Serena Williams portata in trionfo dopo il successo a Madrid

TennisBest – 12 maggio 2013

 
Ci sono voluti 11 anni e venti tornei, ma alla fine Serena Williams è tornata a vincere sulla terra rossa. Anche lo scorso anno si era imposta a Madrid, ma i campi erano stati colorati di blu. Stavolta non ci sono intoppi: Serena ha trionfato nel terzo Premier Mandatory della stagione superando Maria Sharapova con il punteggio di 6-1 6-4. C’è stata poca storia, come ormai accade da nove anni negli scontri diretti tra l’americana e la russa. Su 15 partite, Serena ne ha vinte 13. Le uniche due vittorie della Sharapova risalgono al 2004 (Finale di Wimbledon e finale dei WTA Championships di Los Angeles). Da allora, la Williams ha dominato. E’ stato così anche nella finale della Caja Magica, in cui c’è stato un solo attimo di incertezza, in avvio di secondo set. Serena è scesa in campo attenta e concentrata, come non sempre le accade. Forse era motivata dal desiderio di vincere sul rosso, oppure non voleva cedere lo scettro WTA alla Sharapova (in caso di sconfitta, avrebbe subito il sorpasso). Reduce dai 10 game consecutivi vinti in finale a Miami, Serena ha portato a 14 la striscia vincente. Ha cercato in tutti i modi di chiudere 6-0, ma la Sharapova ha tenuto il servizio sullo 0-4…alla settima palla game. L’umiliazione sembrava pronta, soprattutto quando Serena iniziava il secondo con un ace. Invece commetteva qualche errore di troppo e regalava il break alla Sharapova, il cui atteggiamento è stato impeccabile: nonostante fosse nettamente inferiore, le ha provate tutte e ha cercato di restare positiva fino all’ultima palla.
 
Uno splendido rovescio incrociato, unico colpo che non l’ha mai abbandonata, l’ha portata sul 2-0. La fuga è durata fino al 3-1, quando Serena ha tenuto ai vantaggi un turno di servizio e ha lanciato un ruggito che le ha dato la carica. Puntuale, arrivava il controbreak (a zero, sancito da un doppio fallo). L’ultima chance per la Sharapova arrivava nel game successivo, quando aveva una palla break sul 3-3. Serena chiedeva e trovava aiuto dal servizio ed effettuava il sorpasso. La Sharapova non si è arresa, ha tenuto fino al 4-4, ma ormai i buoi erano scappati. Quando è andata a servire per rimanere nel match, ha mostrato tutti i suoi complessi di inferiorità verso la Williams. Non lo ammetterà mai, ma non potrebbe essere altrimenti se perdi un game a zero, aggravato da un doppio fallo sullo 0-30. Un dritto lungo regalava a Serena il 50esimo titolo in carriera (ottava giocatrice a riuscirci) e consolidava uno status di numero 1 che è stato messo in discussione soltanto dal computer. Se Serena dovesse riprendere a vincere anche sul rosso, sarebbe forse la più grande vittoria di coach Patrick Mouratoglu. Roma e Parigi ci diranno se ha vinto la scommessa.
 
WTA MANDATORY MADRID
Finale
Serena Williams b. Maria Sharapova 6-1 6-4