AUSTRALIAN OPEN. La grande favorita prende una storta alla caviglia e fa temere il peggio, ma poi vince 6-0 6-0. Ok Federer, Del Potro e Tomic. Fuori nove teste di serie, solo la Errani tra le prime 10.
Roger Federer ha iniziato nel migliore dei modi la campagna australiana
Di Lorenzo Cazzaniga – 15 gennaio 2013
C’è stato un momento in cui l’Australian Open ha rischiato di cambiare. Rivoltato come un calzino. Eravamo nel cuore del pomeriggio australiano, quando Serena Williams ha scaricato tutta la sua mole sul plexicushion della Hisense Arena. Un botto che ha fatto tremare il terreno, spaventato gli organizzatori e dato speranza alle avversarie. Stava giocando un match di pura routine contro la modesta Edina Gallovits. Era avanti 4-0 nel primo set. Nel giocare un dritto in corsa, ha messo male la caviglia destra e si è procurata una storta. Incidente banale, ma che può diventare mortifero per chi ha una stazza come la sua. “Ho provato un sacco di dolore” ha detto Serena dopo il match, terminato con un impietoso 6-0 6-0. Sono accorsi tutti: fisioterapista, arbitro, avversaria, e persino il medico del torneo Tim Wood (ex medico del Geelong Football Club). Serena era preoccupata perché aveva subito un infortunio del genere lo scorso anno a Brisbane. Le fu fatale a Melbourne, quando perse (male) contro Ekaterina Makarova. “Ho pensato: ‘Oh no, di nuovo….’ E speravo che non fosse niente di grave, perché l’anno scorso fu un problema serio”. Per sua fortuna, non dovrebbe essere niente di preoccupante. Avremo le prime risposte giovedì, quando la caviglia sarà stata immersa nel ghiaccio, controllata e curata. Serena non ha intenzione di mollare. “A meno che non succeda qualcosa di fatale, voglio continuare a giocare. Anche in doppio con mia sorella. Non voglio cercare scuse”. Serena ha poi ricordato di aver giocato questo torneo con le ginocchia doloranti. “Si, è già capitato di avere problemi durante questo torneo e ne sono sempre uscita. Per me è semplicemente un’altra pagina di una grande storia da raccontare ai nipotini”. Sarà interessante vederla contro la talentuosa Garbine Muguruza Blanco, uscita da un match maratona contro Magdalena Rybarikova, terminato 14-12 al terzo set.
L’incidente a Serena ha dato il via a una seconda parte di giornata che non ha offerto grosse emozioni, anche se sono uscite diverse teste di serie. A Mona Barthel e Juan Monaco si sono aggiunti altri nove giocatori (cinque donne e quattro uomini). L’unica top-10, purtroppo, è Sara Errani. L’altra grande sorpresa è l’eliminazione di Nadia Petrova per mano di Kimiko Date. Si segnala anche la sconfitta di Anastasia Pavlyuchenkova. La giovane russa si è fatta sorprendere dall’ucraina Lesia Tsurenko, la stessa che aveva battuto in semifinale a Brisbane. Fuori anche Urszula Radwanska e Yaroslava Shvedova. In campo maschile esce Alexandr Dolgopolov (quartofinalista un paio d’anni fa), battuto dal redivivo Gael Monfils, così come Tommy Haas, che ha perso il derby tra ultratrentenni contro Jarkko Nieminen. Meno “rumorose” le eliminazioni di Klizan e Bellucci. Nessun problema per i grandi favoriti. Roger Federer è entrato nel torneo nel migliore dei modi, lasciando appena sette giochi a Benoit Paire, risparmiando preziose energie in vista del tour de force che lo attende nei prossimi giorni, a partire dal secondo turno contro Nikolay Davydenko e il (probabile) terzo contro Bernard Tomic. Il baby australiano, nella sessione serale, non ha avuto problemi contro l’argentino Leonardo Mayer, all’esordio stagionale dopo essersi bruciato la mano mentre sparava i botti di capodanno.
AUSTRALIAN OPEN, DAY 2 – RISULTATI
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