La statunitense batte in un’emozionante finale (6-2 2-6 7-5) la numero 1 del mondo e si prende il suo quarto US Open, il 15esimo Slam… da New York, FRANCESCO CAMANZI

Da New York, Francesco Camanzi – foto getty images

 

Serena Williams è la nuova campionessa degli US Open 2012. La statunitense ha battuto in finale Victoria Azarenka, assicurandosi in questo modo il suo quarto alloro a New York dopo i successi del 1999, del 2002 e del 2008. Serena raggiunge in questo modo Martina Navratilova e avvicina le leggende Graf e Evert, rispettivamente ferme a 5 e 6 successi. Con questa vittoria, inoltre, Serena si assicura la quarta posizione nel ranking, Azarenka, da par suo, si consola mantenendo il primato nel ranking. E' stata una partita inaspettamente piacevole, giocata su livelli non eccellenti da entrambe le Top Player ma resa emozionante dai continui cambi di fronte. 

Si comincia alle 4:57 non prima di aver reso il doveroso omaggio al tennis "stars and stripes" nella più consueta delle celebrazioni sportive statunitensi. Sul Centrale sono apparsi Andre Agassi, campione qui nel 1994 e nel 1999, e Andy Roddick, fresco di ritiro e campione a Flushing nel 2003. La cerimonia si è chiusa con la consegna di una targa celebrativa al Kid di Las Vegas e l'immancabile "God bless America", intonato dall'attrice locale Megan Hilty e accompagnato dal saluto alla bandiera. Dopo la scorpacciata di emozioni è già ora di scendere in campo: Serena viene accolta da un boato del pubblico, la favorita degli spettatori è ovviamente lei, ma Vika si difende bene e riscuote un discreto successo nonostante giochi fuori casa. L'ultima chicca prima dell'inizio è l'apparizione di Jennifer Capriati, recentemente inserita nella Hall of Fame e scelta come madrina del toss. 

Il sorteggio manda Serena a servire proprio mentre una lama di sole abbandona l'Arthur Ashe. L'approccio è di quelli fulminanti: un break strappato di forza e tre game consecutivi che fanno tremare la bielorussa, 3-0. Nel quarto gioco la numero 1 del mondo si riassesta, ritrova buone percentuali al servizio e porta a casa il primo gioco dell'incontro. Avanti "on serve" fino all'ottavo gioco quando Serena accelera, spara uno smash imprendibile e lascia di sasso Vika con due rovesci terribili, 6-2 e primo set in cassaforte. Dopo il primo set la sensazione è che la runner-up del 2011 faccia il bello e il cattivo tempo; la delusione dell'anno scorso è ancora bruciante e quasi si percepisce nella brutalità dei colpi dell'americana. Quest'estate Serena si è tolta più di una soddisfazione, è vero, ma la vittoria a New York, nella "sua" America ha tutt'altro significato. E Serena lo sa. 

Il primo gioco del secondo set, però, fa presagire un'inversione di rotta. Serena non pesta più con la continuità del primo e comincia a regalare punti su punti, Azarenka è brava a ringhiare su ogni palla e a ribattere tutto quel che si avvicina alla baseline. Risultato: break in apertura della bielorussa, sigillato da un doppio fallo della Williams. Nel cuore del set Vika costruisce la sua rimonta: nel quarto game tiene il servizio salvando una palla break bollente, nel quinto ruba nuovamente il servizio all'avversaria e vola a chiudere 6-2. Partita pari.

Il terzo set è un'altalena di emozioni: Victoria riparte da dove si era interrotta, gioca un tennis degno della numero 1 del mondo e invita Serena ad alzare il livello del match. L'americana accetta la sfida e il risultato è una battaglia esaltante che si consuma su un Centrale gremito in ogni ordine di posto e ormai quasi illuminato a notte. Vika trova il break nel terzo gioco, Serena se lo riprende nel quarto. Nel settimo game, poi, un'amnesia totale della pantera di Saginaw manda l'avversaria sullo 0-40. Azarenka non si fa pregare e trova un break che la manda sul 4-3, a un passo dal secondo Slam dell'anno. Nell'ottavo gioco Victoria salva una palla break e, scampato il pericolo, si porta sul 5-3. Nel nono, quando tutto sembra ormai compromesso, con la bielorussa "on fire" e a due punti dal match, Serena si risveglia e torna prepotentemente in partita. Il break della padrona di casa arriva nel decimo, agevolato da una serie di strafalcioni di Vika, 5-5. Il pubblico è in visibilio, erano anni che non si vedeva una finale così emozionante sul cemento del Billie Jean King National Tennis Center. L'atleta di casa, poi, è in piena rimonta e ha tutta l'inerzia dalla sua. Un boato accompagna il turno di battuta della Williams nell'undicesimo gioco e la spinge al sorpasso, 6-5. Victoria è sconvolta, nel dodicesimo gioco sbaglia tutto e ha giusto la forza di chiamare un challenge sciagurato. La palla è ovviamente out e Serena può alzare le braccia per la quarta volta. La regina di New York è di nuovo lei.

 

FINALE

S Williams (USA) b. V Azarenka (BLR) 6-2 2-6 7-5