di Giorgio Spalluto – foto Getty Images
Serena Williams è stata dimessa dall’ospedale di Los Angeles, dove era stata ricoverata in seguito a un’embolia polmonare, e ha potuto fare rientro nella sua abitazione a Los Angeles. Lo ha confermato lei stessa attraverso un comunicato: “Questa volta è stata davvero dura e ho avuto paura. Ora sto meglio, sono a casa, e sto già lavorando con i medici per cercare di mantenere tutto sotto controllo. Non posso fare promesse sul mio ritorno alle gare, ma spero di farcela per inizio estate“.
Poche ore prima si era sparsa la voce del ricovero d’urgenza cui era stata sottoposta presso il Cedars-Sinai Medical Center di Los Angeles, per curare un ematoma sviluppatosi a seguito di un trattamento per un problema ancora più grave. La sua portavoce, Nicole Chabot, aveva rivelato in esclusiva a “People Magazine” che, la scorsa settimana, a Serena era stata riscontrata un’embolia polmonare al suo ritorno da New York, dove aveva effettuato un controllo per il suo annoso problema al piede. “Per fortuna sono riusciti a intervenire in tempo – dice la sua agente – I medici stanno monitorando continuamente la situazione e adesso Serena sta recuperando a casa”.
Continua, quindi, il calvario della ex numero 1 del mondo, ferma dal 3 luglio scorso e operatasi per ben due volte al piede infortunato, prima a luglio e poi a ottobre. I suoi recenti propositi di tornare alle gare in occasione del Roland Garros, dovranno subire adesso un’ulteriore dilazione.
Interpellato dalla Associated Press, il dottor Mark Adelman, direttore del reparto di chirurgia vascolare presso il NYU Langone Medical Center, ha detto che un paziente vittima di un’embolia polmonare potrebbe dover assumere anticoagulanti per un periodo tra i 6 e i 12 mesi. Avrebbe comunque la possibilità di fare sport durante questo trattamento. “Un coagulo di sangue può verificarsi in qualunque vena o estremità – sostiene sempre Adelman – soprattutto nelle gambe, e viaggiare fino ai polmoni. Un’operazione chirurgica, un viaggio in aereo, stare seduti a lungo, l’utilizzo di pillole anticoncezionali, l’obesità e una gravidanza sono tutti fattori che possono predisporre un coagulo di sangue nella gamba”.
Gli agenti di Serena hanno detto che l’ematoma è stato rimosso. Tra le colleghe, è giunta immediatamente la solidarietà di Kim Clijsters, che via Twitter ha scritto: “Ho appena letto di Serena!!! Che paura, spero che ora stia bene! Dita incrociate!“. Anche mamma Oracene si è fatta viva con un “tweet”: “Grazie a tutti per la vostra preoccupazione. Serena sta bene“. E’ quello che si augura tutto il mondo del tennis.
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