di Marco Caldara – foto Getty Images
Giustizia è fatta. Dopo una lunga rincorsa, nella quale ha mostrato a più riprese di essere la più forte di tutte, Serena Williams si è riguadagnata la vetta della classifica Wta. Alla faccia dell'embolia polmonare che nel marzo del 2011 le è quasi costata la vita, e sembrava poter mettere fine a una delle carriere più straordinarie della storia del tennis femminile. Invece, dopo un lungo periodo di recupero la statunitense ha deciso di rirpovarci, e a meno di due anni di distanza dal ricovero d'urgenza in ospedale è di nuovo sul tetto del mondo. Un traguardo meritato come non mai, e ottenuto oggi con la semifinale raggiunta nel Qatar Total Open di Doha (primo Wta Premier 5 della stagione), ma soprattutto grazie alla splendida seconda parte di 2012, che l'ha vista vincere Wimbledon, Olimpiadi, Us Open e Masters finale. Una serie di successi che non le era bastata per scalzare dalla vetta Victoria Azarenka, ma è stata prologo del sorpasso avvenuto quest'oggi. Serena, in lacrime di gioia dopo il successo, diventa così la numero uno del mondo più anziana della storia. Chris Evert abdicò dal trono a 31 anni, 'Serenona' l'ha riconquistato con cinque mesi d'età in più. "Non sono stata la più giovane a riuscirci – ha scherzato la statunitense a fine match – ma ora, almeno, sono la più vecchia. È fantastico".
Per giungere la semifinale, Serena si è imposta di misura (e in rimonta) su una brillante Petra Kvitova, apparsa decisamente ritrovata rispetto agli Australian Open (quando uscì di scena in lacrime, battuta dalla giovane Laura Robson al secondo turno) ma incapace di andare oltre il 3-6 6-3 7-5 finale. E di possibilità ne ha avute, perchè dopo aver strappato alla rivale il primo set, e ceduto un secondo rimasto in assoluto equilibrio fino al 3-3, è stata avanti per 4-1 nel terzo, con l'occasione concreta di fare lo sgambetto alla rivale. Ma l'opportunità di tornare numero uno era troppo importante per Serena, che nel momento di maggiore difficoltà ha saputo cambiare passo da campionessa, sino a chiudere la sfida con un parziale di sei giochi a uno. Il circuito femminile ha così finalmente ritrovato una numero uno di grande carisma, e sopratutto incontestabile. Davvero difficile infatti, visti i risultati colti nell'ultimo periodo, mettere in discussione la superiorità della statunitense, che da lunedì sarà in vetta per la 124esima settimana in carriera. Circa due anni e mezzo, che la collocano al sesto posto della classifica all-time, dietro a Steffi Graf (377), Martina Navratilova (332), Chris Evert (260), Martina Hingis (209) e Monica Seles (178).