Da Wimbledon, Alessandro Terziani – foto Getty Images
La tanto attesa 26^ sfida tra le sorelle Williams non ha avuto storia. Troppo superiore Serena che ha regolato Venus 6-4 6-3 in soli 68 minuti. Alla vigilia si fantasticava di una possibile vittoria di Venus visto l’ultimo favorevole confronto a Montreal lo scorso anno e le precarie condizioni che Serena aveva mostrato nel precedente match contro la Watson. Sarebbe stato veramente clamoroso se proprio la sorella avesse interrotto il cammino di Serena verso il possibile sesto Wimbledon ma soprattutto verso l’agognato Grand Slam che suggellerebbe una carriera fantastica. Ma questa volta nel campo ha prevalso la logica del più forte.
Un caloroso applauso dei 15.000 del Centre Court ha accolto l’entrata in campo delle Williams, 27 slam (20 Serena, 7 Venus) e 5 Championships a testa. Fin dalle prime battute si è capito che Serena era in giornata si. Concentratissima ha subito aggredito la sorella strappandole il servizio e infilando consecutivamente i primi 8 punti. Un boato ha salutato il primo punto di Venus a inizio del terzo gioco. La sorella più anziana si scuote, tiene il servizio ed effettua il contro break nel gioco sui successivi turni di battuta e vince il primo set in 33 minuti.
Serena ha un’ottima performance al servizio, 10 ace e due solo palle break entrambe nel quarto gioco del primo set. Venus contrasta bene la sorella in termini di potenza ma Serena riesce a stare dentro il campo e trova angolazioni vincenti. Il set scivola via senza emozioni fino al 3-3 quando Serena piazza il break decisivo che difenderà con facilità fino al termine. Le sorelle si abbracciano a lungo come forse non avevano mai fatto in precedenza. Forse l’età (35 Venus, quasi 34 Serena) le ha un po’ addolcite.
Serena avrà nei quarti Victoria Azarenka ma come sempre il principale avversario sarà lei stessa.
S. Williams b. V. Williams 6-4 6-3