La Williams recupera da 3-5 nel primo set contro la McHale, salva un set-point nel tie-break e chiude 7-6 6-1. Sfiderà la Kuznetsova per la semifinale. “Test perfetto in chiave Parigi”. E se la russa non arriverà in finale, Flavia Pennetta tornerà fra le prime 10. Scherzi del ranking…– Se è vero che i campioni si vedono nei momenti complicati, ecco spiegato perché Serena Williams domina il tennis femminile da anni, probabilmente come mai nessuna prima di lei. Nel 2016 non ha ancora vinto un torneo, e non le era mai capitato in carriera prima del Roland Garros, ma più di un segnale indica che gli Internazionali d’Italia potrebbero rivelarsi l’appuntamento buono. Sia perché il livello delle avversarie rimaste in gara (Muguruza a parte) non è di quelli che fan paura, ma anche per la voglia che la statunitense ha messo in campo nella sfida con la connazionale Christina McHale, superata 7-6 6-1. Le due avrebbero dovuto affrontarsi agli ottavi anche nel 2015, ma Serena diede forfait e le regalò la promozione ai quarti di finale. Stavolta invece nessun omaggio, malgrado qualche foto postata nella serata di ieri sul social network Snapchat avesse un po’ preoccupato i suoi fans, per un mal di pancia causato dall’ingerimento volontario (!) di un po’ del cibo, riso e salmone, ordinato in hotel per il suo cane.
Tuttavia, i problemi se ne sono andati presto e in campo si è presentata una discreta Serena, capace di riacciuffare un paio di volte un primo set che le poteva sfuggire di mano (prima sul 3-5, poi quando ha salvato un set-point nel tie-break) e poi dilagata nel secondo, fino a un convincente 6-1. Il suo bilancio è positivo. “Mi sento bene, aspettavo un match come questo, contro una giocatrice che ti permette di colpire un sacco di palle. Lo attendevo per capire cosa ero in grado di fare nello scambio, e come sto fisicamente. Il responso è positivo”. In premio, la statunitense avrà la russa Sveltana Kuznetsova (ottima contro la connazionale, o meglio dire ex, Daria Gavrilova), che l’ha già sconfitta a Miami. Preoccupazione? Altrochè. “Non potevo chiedere un match migliore in vista del Roland Garros. Sulla terra battuta lei è una delle migliori giocatrici in circolazione, per me è un’ottima opportunità, a prescindere da come vada, per capire a che punto sono in vista di Parigi”.
Insieme alla Williams, sono approdate ai quarti anche le altre due top-10 sopravvissute ai primi due turni. La Muguruza ha lasciato pochissimo anche oggi, battendo 6-1 6-4 la Ostapenko, mentre Timea Bacsinszky ha vinto la maratona di giornata contro Carla Suarez Navarro, spuntandola 5-7 7-5 6-2 dopo aver recuperato per due volte un break di vantaggio nel secondo set. Roma perde dunque un’altra testa di serie importante, l’ottava, ma si tiene stretta una top-10, visto che la svizzera, malgrado sia la numero undici del seeding, questa settimana è fra le prime 10 del mondo. Scherzi del ranking WTA, proprio come quello (positivo) che potrebbe toccare a Flavia Pennetta. Pur non giocando un torneo da Singapore, la brindisina, oggi tredicesima della classifica, potrebbe fare un clamoroso (quanto inutile, per carità) ritorno fra le prime 10, a patto che Svetlana Kuznetsova non raggiunga la finale.
WTA PREMIER ROMA – Ottavi di finale
Serena Williams (USA) b. Christina McHale (USA) 7-6 6-1
Svetlana Kuznetsova (RUS) b. Daria Gavrilova (AUS) 6-2 2-6 6-3
Irina-Camelia Begu (ROU) b. Daria Kasatkina (RUS) 6-1 6-4
Misaki Doi (JPN) b. Johanna Konta (GBR) 4-6 7-5 6-2
Timea Bacsinszky (SUI) b. Carla Suarez Navarro (ESP) 5-7 7-5 6-2
Garbine Muguruza (ESP) b. Jelena Ostapenko (LAT) 6-1 6-4
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