Una prestazione straordinaria dell’azzurro non è sufficiente a fermare Roger che suona l’ottava sinfonia sui prati tedeschi… di FEDERICO MARIANI

di Federico Mariani – foto Getty Images

 

Roger Federer ribadisce una volta di più la totale egemonia che da ormai un decennio manifesta nell’appuntamento di Halle, torneo in preparazione di Wimbledon che da quest’anno ha ricevuto una promozione da Masters 250 a 500. Lo svizzero coglie sull’erba prediletta l’ottavo successo, il numero 86 nel complesso, il quindicesimo su erba (assieme ai sette Wimbledon) ed addirittura il quarto nel 2015.

 

 

Per alzare nuovamente la coppa il numero due del mondo ha dovuto giocare il suo miglior tennis per venire a capo di un Andreas Seppi indomito, tra i migliori mai visti. I due protagonisti regalano agli astanti un match qualitativamente ed emotivamente di altissimo livello chiuso con lo score di 7-6(1) 6-4 dallo svizzero. Federer si aggiudica il primo set al tie break dopo aver salvato due setpoint consecutivi sul 4-5 con altrettanti ace.

 

Un primo set giocato forse meglio dall’altoatesino che avrebbe potuto chiudere prima e non farsi trascinare al tie break dove Federer diventa spietato con addosso i panni di superman e concede appena un punto su sette. Non si lascia prendere dallo sconforto Andreas ed anche nel secondo set è fenomenale nel restare francobollato a Federer. Lo svizzero sul 5-4 in suo favore piazza l’allungo definitivo, quello che gli vale l’ottavo sigillo ad Halle facendo divenire il torneo tedesco il più ridondante tra quelli in bacheca.

 

Dopo essere uscito dalle sabbie mobili di un esordio difficile nel torneo con Kohlschreiber vinto in un tie break thriller del terzo set, Federer è sostanzialmente perfetto: dal secondo turno in poi non perde mai il servizio per un totale di due break subiti (entrambi al primo turno) su 59. Vince sei tie break su sei a dimostrazione di un altissimo livello di fiducia. Col successo carpito oggi lo svizzero si porta a quota 86 titoli avvicinando ulteriormente i 94 successi di Ivan Lendl che occupa al momento la seconda posizione all time.