di Giorgio Valleris – foto Getty Images
Sette vittorie e una sconfitta. Con questo 'curriculum moscovita' Andreas Seppi, campione dell'edizione 2012, si presenta in campo oggi contro Mikhail Kukushkin; ma l'inizio è tutto del suo avversario che nel terzo gioco riesce a conquistare un buon break e poi allungare sul 4-1. E' uno scontro tra due tennisti che giocano in maniera speculare, ma Kukushkin, specie col dritto, riesce ad essere più decisivo rispetto al 29enne di Bolzano che paga qualche gratuito di troppo.
Nel sesto gioco, il 25enne di Volgograd strappa di nuovo il servizio all'azzurro, ipotecando di fatto il primo set. Seppi è insolitamente impreciso e questo lo rende anche abbastanza nervoso. Kukushkin chiude con un ace e si aggiudica il primo set per 6-1 dopo 25 minuti. Il kazako, nei suoi turni di battuta, ha concesso appena quattro punti ad Andreas in tutta la prima frazione ed è passato meritatamente in vantaggio. Il 29enne di Bolzano, invece, al servizio è riuscito a conquistare appena il 50% dei punti.
Andy inizia bene il secondo set tenendo il primo turno di battuta a zero con grande autorità. E nel gioco successivo strappa bene il servizio al kazako, la cui percentuale al servizio comincia a calare. L'azzurro si porta sul 4-0 in vantaggio di due break e poi chiude pagevolmente per 6-1.
Il primo finalista dell'edizione 2013 dell'Open di Mosca, che domani se la vedrà con il vincente della sfida tra la prima testa di serie Richard Gasquet ed Ivo Karlovic, si decide al terzo. I primi giochi sono senz'altro il momento più delicato di una sfida fin qui difficile da decifrare visto l'esito a senso unico dei due set precedenti. Col break in apertura di frazione, le cose sembrano mettersi bene per Seppi che però subisce malamente l'immediato controbreak. Dopo una carambola di break e controbreak, Kukushkin sale sul 5-3, serve per il match ma non chiude. Nel gioco successivo però arriva il "regalo" di Andy che perde di nuovo il servizio. Mikhail Kukushkin batte Andreas Seppi per 6-1 1-6 6-4.
Peccato per Seppi che, dopo aver pareggiato il conto dei set ribaltando il pesante 6-1 subito nel primo parziale, non è riuscito a capitalizzare il break conquistato in apertura del terzo e decisivo set e a punire un Kukshkin non irresistibile al momento di chiudere i conti.