Seppi serve alla grande ed elimina Florian Mayer a Metz. E’ già il più forte italiano degli ultimi 15 anni, ma gli resta ancora un obiettivo: entrare tra i primi 20 al mondo.
Già nei due singolari in Davis si era visto un buon Seppi
 
Di Riccardo Bisti – 21 settembre 2012

 
Sembra che il brutto periodo sia definitivamente alle spalle. Andreas Seppi ha giocato una stagione perfetta fino alla vigilia di Wimbledon, poi si è un po’ fermato. Normale, dopo sei mesi a tutta birra. Ma il 2012 non è ancora finito, e il numero 1 azzurro sembra aver ritrovato le sensazioni di qualche mese fa. Lo sta dimostrando a Metz (450.000$, indoor), in cui è volato in semifinale grazie all’autorevole vittoria contro Florian Mayer (n. 25 ATP). L’azzurro si è imposto 7-5 6-2 ma ha impressionato soprattutto col servizio. La partita, non a caso, è durata appena 61 minuti. Alcune statistiche sono impressionanti: ha vinto 31 punti su 32 quando ha messo in campo la prima palla, e nel secondo set ha perso appena due punti al servizio. Seppi ha sempre guidato: un break al sesto gioco gli ha consentito di volare fino al 5-2, quando c’è stato l’unico passaggio a vuoto. Ha sciupato un setpoint sul 5-3 e si è visto raggiungere sul 5-5. Ha saputo rimettere il turbo e ha finito col dominare il secondo set. In semifinale se la vedrà contro Gael Monfils, vincitore in tre set su Kohlschreiber. Per il francese è il primo torneo dopo il lungo stop per infortunio, ma è avanti 4-0 nei precedenti (l'ultimo risale a due anni fa a Tokyo). L’obiettivo di Seppi, ormai dichiarato, è entrare tra i primi 20 del mondo. Sarebbe il coronamento a una carriera in cui ha raggiunto tutti gli obiettivi. Ha vinto due titoli ATP, vanta vittorie contro diversi top 10 e al Roland Garros è ha raggiunto per la prima volta gli ottavi in uno Slam.
 
Attualmente numero 28, dovrebbe attestarsi intorno alla 25esima posizione, mentre in caso di vittoria nel torneo volerebbe fino al numero 21, ad un passo dall’obiettivo. Da qui a fine anno, l’altoatesino deve difendere 240 punti ATP (la vittoria al challenger di Mons e il terzo turno a Bercy). Entrare tra i primi 20, insomma, è un traguardo ambizioso. Molto dipenderà dalla trasferta asiatica, in cui giocherà a Pechino e Shanghai. Il campo di partecipazione sarà molto qualificato, ma se si vogliono ottenere obiettivi importanti bisogna battere avversari altrettanto importanti. Dovesse farcela, metterebbe fine a un digiuno che perdura da 16 anni. L’ultimo italiano a piazzarsi così avanti in classifica è stato Renzo Furlan nell’aprile 1996. Da allora, sia pure con qualche exploit, l’Italia non era mai andata oltre la 25esima posizione di Filippo Volandri (colta nel 2007, anno in cui ha battuto Federer a Roma e raggiunto gli ottavi a Parigi). Il best ranking di Volandri è stato superato da Seppi (n. 24 a giugno), che in un certo senso ha già “sancito” lo status di miglior tennista italiano degli anni 2000. Ma a 28 anni, raggiunta la maturità psico-fisica, Andy non ha nessuna intenzione di fermarsi.