A Zagabria, Seppi piega Berankis al tie-break del terzo set. A Quito, Lorenzi raccoglie tre giochi con Verdasco …
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di Davide Paganin

 

Vincere sul filo del rasoio anche quando si incappa in una brutta giornata? In genere è una qualità che appartiene solo ai primissimi, vista anche la qualità media del tennis moderno, dove poche volte se non sei centrato riesci comunque a scamparla, soprattutto in un quarto di finale sul circuito maggiore. Da questo punto di vista conferma di aver fatto un ulteriore salto di qualità Seppi, il quale è riuscito ad agguantare la semifinale nonostante oggi apparisse per luinghi tratti scarico e discretamente nervoso. Non che ci fosse da biasimarlo, viste le due settimane carichissime appena passate agli Australian Open (senza contare smaltimento di fuso e cambio repentino di condizioni).

 

 

Di contro l'avversario di turno, Ricardas Berankis, partiva con tutte le intenzioni di prendere il controllo del gioco e non lasciare spazio ad iniziative altrui, servendo ottimamente e spingendo a tutta con entrambi i fondamentali. Ottenuto un primo break sul 2-2, il tennista lituano si ripeteva nel corso del nono game, conquistando in totale agilità il primo set con il punteggio di 6-3. Situazione nella seconda frazione: Seppi alza la percentuale delle prime di servizio, rendendosi solido ed evitando gli scambi troppo sofferti. Berankis nel frattempo accusava un pesante passaggio a vuoto, cominciando a sbagliare anche in semplici fasi di palleggio e cedendo due volte il proprio turno di battuta. Ne consegue un dominio per 6-2 da parte del tennista di Caldaro.

 

Anche nella partita decisiva Andreas è sembrato scarico, non riuscendo ad impensierire l'avversario nei turni di risposta eccetto il primo (in cui ha avuto due palle break). La prima di servizio però continua a salvarlo in molte situazioni scomode, rimontando in quasi tutti i game almeno un 15 di svantaggio. Sul 5-5 un Berankis apparentemente in fiducia torna a lasciare delle chance, sulle quali il nostro non si spreca in ringraziamenti e brekka per andare a servire per il match. Il game successivo però viene nuovamente perso dall'azzurro, che viene trascinato così al tiebreak.

 

Nel gioco finale sembra chiudersi tutto in fretta: Seppi torna a sbagliare malamente, Ricardas si carica e sale comodo comodo sul 4-1. Eloquente un 15 in cui l'altoatesino, riuscito a mettere in difficoltà l'avversario con la risposta tanto da farlo scivolare rovinosamente a terra, sbaglia un rovescio a campo aperto da mandare semplicemente dall'altra parte della rete.
Poi tornano le prime di servizio, il momentaneo riaggancio sul 3-4. Berankis perde fiducia di nuovo e sbaglia dei colpi di certo non irresistibili, mandando Andreas a servire sul 5-4, successivamente anche sul 6-4 con due match point. Ma ancora una volta il bolzanino non riesce a chiudere, permettendo il riaggancio sul 6 pari. Nel momento decisivo è però la sua solidità ad avere la meglio, mentre la paura avvolge il braccio del giocatore lituano.

 

3-6 6-2 7-6(6). Una vittoria che vale a Seppi la seconda semifinale stagionale, oltre alla nona vittoria del 2015 (l'anno scorso avrebbe dovuto attendere sino a Maggio per raggiungere tale risultato). Di certo fino ad ora sembra girare tutto nel verso giusto per il numero 2 d'Italia, momentaneamente risalito alla poltrona numero 37 del ranking ATP. Una vittoria sottolineata da un'esultanza fuori dal comune per il mite Andreas, che forse ripartirà da questo scampato pericolo con maggiore carica e convinzione per il week-end.

 

E in semifinale, a patto di ritrovare maggiore lucidità e condizione, tutto lascia sperare bene, visto che l'altoatesino è la più alta testa di serie rimasta nella parte bassa di tabellone. Il prossimo avversario sarà lo spagnolo Marcel Granollers (8).

 

Si conclude invece il buon torneo di Paolo Lorenzi nell'ATP 250 di Quito. Nei campi d'altura in Ecuador, dopo aver raggiunto i quarti di finale, il toscano si è dovuto arrendere di fronte al numero 3 del seeding Fernando Verdasco, centrato per tutta la durata dell'incontro e deciso a chiudere velocemente il match.

 

Decisamente un incontro senza storia, visto che nel giro di meno di 10 minuti il tennista spagnolo s'involava sul 3-0. Dopo aver tenuto un turno di battuta, Paolo ha concesso un nuovo break sull'1-4, finendo travolto dai colpi dell'avverdario che si imponeva con lo score di 6-1. Secondo set che vede equilibrio per appena due game: dall'1-1 Verdasco prende nuovamente il largo, fuggendo prima sul 3-1 e successivamente sul 6-2, chiudendo l'incontro in 48 minuti di gioco.

 

Ora Lorenzi si sposterà all'ATP 250 di San Paolo, dove difende la finale conquistata nel 2014.

 

foto: ATP ZAGABRIA

 

 

 

da: TENNISTEEN