Scivolato al numero 100 ATP, Andreas Seppi si complica terribilmente la vita all’esordio nel nuovo ATP 250 di Anversa, poi la spunta in tre set su Federico Delbonis. Il livello è ancora lontano dal top, ma almeno è tornato un successo che gli mancava da New York. Ora serve continuità, a partire da un secondo turno abbordabile. Un 7-6 5-7 6-3 contro Federico Delbonis, sul veloce al coperto, impone onestà: non è che i motivi per essere felici siano molti. Ma ce n’è uno che in questo periodo pesa più di tutti i problemi: a circa un mese e mezzo dall’ultima volta Andreas Seppi è tornato a vincere un incontro. L’ha fatto sul cemento indoor del nuovo European Open di Anversa, riuscendo a prendersi la rivincita contro il mancino argentino che l’aveva sconfitto a luglio nella sfida di Coppa Davis a Pesaro. L’aver dovuto sudare sette camicie (ma anche otto o nove) per avere la meglio su uno come “Delbo”, che con le sue aperture ampie soffre il tennis dei palazzetti tanto da averci vinto appena tre match in tutta la carriera, non è sinonimo di grandi cambiamenti all’orizzonte, ma almeno per Andreas è tornata la vittoria (appena la quarta dell’anno contro un top-50!) e pure qualche punto ATP, proprio nel giorno in cui l’allievo di Massimo Sartori si è risvegliato con il ranking a tre cifre, a oltre nove anni dall’ultima volta. Numero 100 significa comunque top-100, ma anche main draw dell’Australian Open a rischio, specialmente se ci dovessero essere vari special exempt come è capitato spesso negli Slam più recenti. Per questo i 20 punti della vittoria contro Delbonis sono preziosi, e le 2 ore e 40 di fatica, errori e continui alti e bassi possono passare il secondo piano. Tuttavia, resta un incontro che ha visto l’azzurro concedere la bellezza di sedici palle-break, gettando all’aria due volte un break di vantaggio nel primo set (e pure due chance per chiuderlo sul 5-3), fino a ridursi a dover fare gli straordinari per vincerlo, con l’acqua alla gola e il rivale avanti 6-3 nel tie-break. Gli fosse scappato, probabilmente c’era da ritoccare a 23 il numero delle sconfitte stagionali, non a 19 (pochissimi) quello dei successi. Invece, almeno in quel frangente è stato bravissimo, cancellando alla grande quattro set-point prima di chiudere 9-7.

SERVE UNA SCOSSA PER RIPARTIRE
Da montagne russe anche il secondo set: prima 4-2 Delbonis, poi 5-4 Seppi con tre match-point in risposta, quindi 7-5 Delbonis, bravo (e fortunato) a cancellarli tutti e poi a cambiare passo, infilando il break con due splendide accelerazioni di rovescio. Tuttavia, a fare il match, nel bene o nel male, è sempre stato Andreas, contro un avversario che per manovrare, specialmente col diritto, ha bisogno di uno spazio (e un tempo) che indoor spesso non c’è. Così, non appena ha ridotto gli errori e salvato un paio di pericolose palle-break sul 2-2, Seppi è riuscito ad allungare senza grosse difficoltà, volando sul 5-2. I problemi se li è creati da solo sul 5-3, quando con un attacco di diritto troppo morbido ha offerto un angolo per il passante e una palla per rimettere tutto in discussione, ma aiutandosi col servizio ne è venuto fuori alla grande, mettendo finalmente la parola fine a un incontro che andava vinto a tutti i costi, anche solo per approfittare del favore della sorte, che gli ha consegnato non solo la miglior testa di serie possibile, ma uno degli avversari più facili dell’intero tabellone. Nonostante il successo, tuttavia, rimangono tutti i problemi di quest’anno: alti e bassi, quindi scarsa fiducia, quindi una palla che non va, non fa male. Un circolo vizioso che sconfitta dopo sconfitta l’ha portato sempre più in basso. Per ripartire serve un clic, uno scatto che in realtà potrebbe anche arrivare da momento all’altro, ma quest’anno è sempre mancato. Sarebbe quasi un peccato arrivasse ora, con pochissimi tornei da disputare prima di fare le valigie per il viaggio di nozze, ma nelle sue condizioni Seppi è obbligato a cercare di raccogliere tutto ciò che passa. Come un secondo turno da giocare da favorito contro Robin Haase o Paul-Henri Mathieu, per vedersela con Ferrer nei quarti di finale. Proprio quel Ferrer contro cui ha raccolto a Halle l’unico successo di spessore del suo 2016.

ATP 250 ANVERSA – Primo turno
Andreas Seppi (ITA) b. Federico Delbonis (ARG) 7-6 5-7 6-2