INDIAN WELLS – Federer torna quello di sempre e supera l’azzurro in due set. Andreas recupera da 1-3 a 3-3 nel secondo, ma non ha mai dato l’impressione di potercela fare. Agli ottavi le prime 6 teste di serie. Disastro Dimitrov.
Se gli avessero detto che sarebbe andata così, Andreas Seppi ci avrebbe messo dieci, cento, mille firme. Battere Roger Federer in Australia vale una carriera, e lui ce l'ha fatta. Il 6-3 6-4 con cui si è arreso a Indian Wells, dunque, si può accogliere con serenità. Casomai, il rammarico sta in un tabellone un po’ severo. Questo Seppi avrebbe potuto spingersi un po’ più in là, almeno negli ottavi. Invece ha trovato un Federer con una t-shirt color pesca e una gran voglia di vincere. Anche in fretta, se possibile. Gli sono bastati 82 minuti e sarà contento, anche se non è stato impeccabile al servizio, concedendo qualcosa di troppo. Nel secondo set, Andreas si è riportato sul 3-3 dopo essere stato in svantaggio di un break. No problem: Federer ha ripulito tecnica e mente, trovando un altro strappo e pescando gli ottavi, dove se la vedrà con Jack Sock. “Non ho mai giocato contro nessuno dei Fab Four – ha detto l’americano – sarà divertente, soprattutto qui negli Stati Uniti”. Di certo non avrebbe mai immaginato di iniziare così il suo 2015 dopo l’operazione all’anca e l’enorme spavento di due mesi fa, quando il fratello Eric ha rischiato di morire. Invece sfiderà Federer, su un campo importante, con il fratello a fare il tifo per lui a bordo campo. Non c’è molto da dire su Seppi-Federer. Senza il caldo australiano, e con un avversario ancora più attento, Andreas ha fatto il possibile, lottando anche con una vescica. Ma per battere Federer, si sa, ci vuole l’impossibile. Il primo set era sigillato da un break all’ottavo game, con Seppi avanti 40-15 ma poi autore di tre errori gratuiti piuttosto gravi. Nel secondo andava sotto 3-1, trovava il controbreak, ma un dritto vincente di Federer indirizzava definitivamente la partita. Andreas annullava tre matchpoint sul 3-5, ma tardava solamente l’uscita dal campo.
DIMITROV NON INGRANA LA MARCIA
Andreas smaltirà la sconfitta con una cena nel maxi centro commerciale El Paseo, dove ci sono tanti ottimi ristoranti (parole sue), poi ricaricherà le pile in vista di Miami, nella speranza di trovare un sorteggio migliore. La vittoria di Federer allinea il tabellone agli ottavi, dove c’è spazio per qualche outsider. Sono ancora in gara soltanto otto delle prime sedici teste di serie anche se, a ben vedere, I primi sei ci sono tutti. Prima di Federer, aveva vinto il suo match Rafael Nadal. Il 6-4 6-2 a Donald Young, bruttino e senza sussulti, ha sancito la vittoria numero 282 nei tornei Masters 1000. La sorpresa di giornata, oltre al successo di Jack Sock contro Bautista, è stata la sconfitta di Grigor Dimitrov. Il bulgaro non riesce a ingranare e si è fatto battere da Tommy Robredo. Lo spagnolo si dimostra un vincente, ma per “Grisha” è giunto il momento di riflettere. Già prima del match, a seguito della faticosa vittoria su Nick Kyrgios, si era lamentato del suo attuale rendimento. "Da quando sto lavorando sul alcune cose, non va troppo bene. Penso che ci vorrà un po’ di tempo per trovare il giusto ritmo – ha detto il bulgaro – il mio tennis deve migliorare, ma quando cambi delle abitudini consolidate è sempre un po’ complicato”. I segni della frustrazione si erano già visti ad Acapulco, dove aveva rotto la sua racchetta durante il match contro Ryan Harrison. “Mi sono fatto prendere dalla frustrazione, non posso negarlo. Ma adesso le cose vanno un po’ meglio”. Chissà se lo penserà ancora dopo la sconfitta contro lo spagnolo, che si è “regalato” un ottavo contro il bombardiere Milos Raonic.
MASTERS 1000 INDIAN WELLS – IL TABELLONE
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