Si ferma all’esordio il cammino dell’altoatesino nell’ATP 500 di Dubai, battuto 6-4 6-7 6-4 in un incontro poco brillante. Andreas salva due match-point nel secondo set e vola sul 4-2 del terzo, poi si blocca e raccoglie appena due punti.Perdere con Richard Gasquet ci può stare, ma oggi Andreas Seppi ha mancato una chance. All’esordio nell’ATP 500 di Dubai, l’azzurro ha ceduto 6-4 6-7 6-4 in un match dai vari volti, aperto nell’anonimato ma poi diventato finalmente favorevole alla soglia delle due ore di gioco, prima di un crollo inatteso costato carissimo. Dopo il bell’avvio di stagione un passo falso non è nulla di preoccupante, ma c’è comunque tanto rammarico, per aver ceduto a un Gasquet solido e poco più, che quando gioca così lontano dalla riga di fondo fa meno paura, e se non riesce a far male con servizio e rovescio diventa più che abbordabile. Lo si è visto a più riprese, in tutti i set. Nel primo, quando da 3-0 ha pasticciato col rovescio, infastidito dal forte vento, lasciandosi riprendere sul 3-3 a suon di errori. Nel secondo, quando sul 5-4 ha avuto due match-point ma non ha preso l’iniziativa, e poi ha ceduto 7-1 il tie-break, rifiutando di giocare l’ultimo punto, risolto con un dritto volontariamente sparato in tribuna. Nel terzo, quando nelle prime fasi Andreas gli ha regalato un break che pareva risolutivo. Invece di fargliela pagare, il francese ha tirato indietro il braccio. Una serie di segnali che Seppi pareva aver recepito alla grande, quando nella fase centrale del set decisivo è volato da 1-2 a 4-2, mettendo all’angolo il rivale con ripetute accelerazioni. Ma proprio quando pareva giunta l’ora di andare a prendersi il successo, la luce si è spenta. Un brutto game, aperto da un doppio fallo e una comoda volèe di rovescio spedita larga, ha restituito break e fiducia a Gasquet, che senza dover strafare ha ribaltato a sua volta il set, chiudendolo con un parziale di 16 punti a 2 e prendendosi la quinta vittoria in sei sfide con l’azzurro.
PRIMA LA DAVIS, POI GLI STATES
Il match è scivolato di mano troppo velocemente, quasi senza che Andreas riuscisse a capirci qualcosa. Non che in precedenza stesse giocando benissimo, ma contro un Gasquet così aveva comunque trovato la chiave per un meritato vantaggio. Quest’anno dunque niente regali di compleanno. Nel 2008 Seppi festeggiò i 24 anni battendo Rafael Nadal a Rotterdam, mentre stavolta la gioia se l’è presa Fognini, e lui si deve accontentare della festa anticipata di venerdì 20, a cena con gli amici alla vigilia della partenza per gli Emirati. Si dice sempre che festeggiare prima del tempo porti male, e per una volta è andata così, complici anche 52 errori non gratuiti, a vanificare ben 46 colpi vincenti, una cifra di un certo rilievo per un giocatore che non ha nella potenza la sua principale qualità. Peccato, anche perché al round successivo Andreas avrebbe trovato uno fra Dominic Thiem e lo spagnolo Roberto Bautista-Agut, sicuramente la più abbordabile delle otto teste di serie in gara sul cemento dell’Aviation Club. Una bella chance per ripetere i quarti di finale del 2014, e provare la doppietta contro Roger Federer. Ma Seppi non ama piangersi addosso, e ormai sono tutte parole inutili. È più corretto guardare al futuro, che significa Coppa Davis in Kazakistan (dove giocherà in singolare, salvo ribaltoni) e soprattutto Indian Wells e Miami, due tornei nei quali l’altoatesino non ha mai brillato, accusando spesso le condizioni di gioco. Non sarà felicissimo di arrivare nella calda Califonia dopo il gelo di Astana, ma quest'anno andrà così. Sicuramente, qualche giorno in più per preparare un mese molto importante non può che fargli comodo.
ATP 500 DUBAI – Primo turno
Richard Gasquet (FRA) b. Andreas Seppi (ITA) 6-4 6-7 6-4
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