La campagna americana di Fabio Fognini è stata decisamente al di sotto delle aspettative
TennisBest – 29 agosto 2013
Andreas Seppi ha salvato il bilancio azzurro nel tabellone maschile dello Us Open. L'altoatesino si è imposto in quattro set su Xavier Malisse, giocando un match ordinato nonostante una lunga sospensione per pioggia che ha dato una mano al belga. Ad ogni modo, l'azzurro è riuscito a imporsi col punteggio di 6-3 3-6 7-5 7-5 grazie a un paio di game che sono girati per il verso giusto: nel terzo set ha rischiato grosso sul 5-5, quando il belga ha avuto due palle break che lo avrebbero mandato a servire per il parziale. Una l'ha sciupata malamente, buttando via l'occasione di portarsi in vantaggio. Nel quarto, sotto di un break, Seppi si è ripreso di forza il servizio perduto grazie a un ottimo game di risposta, in cui ha rimontato da 40-0. A quel punto la strada si è fatta in discesa, e lo sforzo è stato premiato con un secondo turno tutt'altro che proibitivo con Somdev Devvarman, indiano d'America cresciuto presso la University of Virginia. Che fare per batterlo? Servire meglio e mantenere questa intensità in risposta. Per Seppi è certamente una buona occasione dopo tanti Us Open giocati male. Il suo miglior risultato resta il terzo turno del 2008, quando perse da Andy Roddick. Stavolta il tabellone gli è amico e non è detto che non possa ripetersi.
Purtroppo per lui, Fabio Fognini ha ripetuto la pessima prestazione di Cincinnati. Se possibile, ha fatto ancora peggio. Rajeev Ram, modesto americano con il servizio che ricorda quello di Pete Sampras, si è imposto con un terribile 6-1 6-2 6-2 in meno di un'ora e mezza. Un punteggio che non lascia scampo ad alibi. Fognini era nervoso, molto nervoso, forse seccato dal ritardo dovuto alla pioggia, o forse perchè il clima del campo 17 era tutt'altro che esaltante. Poco pubblico, quasi tutto per Ram, gli ha tolto ogni carica agonistica. Eppure deve esserci una ragione se il numero 128 ATP non aveva mai passato un turno in questo torneo. Gioca un tennis elegante, vecchio stile, ma è piuttosto lento nei movimenti. Fognini non è riuscito a mettere a nudo lacune che sono parse evidenti anche in una partita a senso unico, in cui Fabio è sembrato fuori dal match sin dai primi giochi. Decisamente una prestazione negativa, che segna un deciso passo indietro rispetto alla magica estate sulla terra battuta. Adesso gli resta il doppio e il challenger di Genova, dove gli organizzatori lo aspettano a braccia aperte. Ma intanto il suo Us Open è già finito.