In seguito alle dichiarazioni rilasciate
dal Presidente della Federazione Italiana Tennis Angelo Binaghi, Andreas
Seppi (attualmente impegnato nel Masters 1000 di Indian Wells) ha fatto
sapere la sua posizione in merito attraverso questo comunicato, diffuso
tramite la sua società di management
In seguito alle dichiarazioni rilasciate
dal Presidente della Federazione Italiana Tennis Angelo Binaghi, Andreas
Seppi (attualmente impegnato nel Masters 1000 di Indian Wells) ha fatto
sapere la sua posizione in merito attraverso questo comunicato, diffuso
tramite la sua società di management.
Andreas
Seppi: “Dopo aver letto le dichiarazioni di questa mattina del
Presidente
della Federazione Italiana Tennis vorrei precisare che il sottoscritto
ha risposto con la solita puntualità alla convocazione del capitano
Corrado
Barazzutti per il match di Coppa Davis contro la Slovacchia. L’unico e
solo motivo per il quale non sono sceso in campo è stato il risentimento
muscolare confermato e attestato con regolare certificato medico dallo
stesso staff medico della Federazione Italiana Tennis.
Smentisco categoricamente ogni accusa di
ammutinamento nei confronti della Nazionale come di aver indotto gli altri
componenti della squadra azzurra verso un simile obiettivo. Esattamente
come non vi è stata nessuna richiesta economica per giocare come
ipotizzato
da qualche media. Credo che sia però lecito sottoporre eventuali
altre richieste alla Federazione Italiana Tennis che però non sono mai
state vincolanti circa la mia partecipazione ad un match di Coppa Davis,
come ho dimostrato offrendo sempre la mia totale disponibilità a vestire
la maglia della Nazionale.
Ribadisco quindi che l’infortunio muscolare
è l’unico motivo che mi ha impedito di scendere in campo a
Cagliari.
Continuo invece ad auspicarmi un reintegro
in squadra di Simone Bolelli che ritengo una pedina importante per puntare
a tornare nel Gruppo Mondiale di Coppa Davis e per ambire a traguardi
significativi.
Voglio anche sottolineare che non sto vivendo
nessun tipo di stato confusionale, né di essere vittima inconsapevole di
un disegno definito criminoso e lobbistico.
Inoltre, vorrei smentire di aver chiesto
scusa al Presidente Binaghi in quanto ritengo di non aver assolutamente
nulla di cui scusarmi.
Con la presente credo di aver chiarito
ogni dubbio relativo a quanto accaduto a Cagliari”.
LA CONFERENZA STAMPA DI BINAGHI (dal sito
della Fit)
"Seppi ha avuto un momento di confusione"
In una conferenza stampa tenutasi oggi
a Roma, ripresa da “SuperTennis”, la tv della FIT, che la
trasmetterà
in differita alle ore 17.00 e, in serata, la replicherà nell’ambito del
talk show del martedì "Tennis Club", il Presidente della
Federazione
Italiana Tennis Angelo Binaghi ha parlato della tre giorni di Coppa Davis
a Cagliari in cui la squadra azzurra ha battuto la Slovacchia per 4-1
qualificandosi
ai play off per la promozione al World Group. L’incontro si è
tenuto nella
sala conferenze sita al primo piano del Palazzo delle Federazioni, in Viale
Tiziano 74, e vi hanno partecipato anche il coordinatore del Settore Tecnico
nazionale Sergio Palmieri e Nicola Pietrangeli.
”Innanzitutto – apre Binaghi – voglio
ringraziare Potito Starace che ci ha avviati verso una convincente vittoria,
Fabio Fognini che ha conquistato due punti e Flavio Cipolla per
l’entusiasmo.
Ringrazio anche il capitano Corrado Barazzutti, che ha affrontato e superato
una situazione difficile, così come ringrazio il vice capitano Umberto
Rianna per il lavoro svolto, il dottor Parra e tutto lo staff, Cagliari
e il circolo che ci ha ospitato, i giornali e quanti hanno seguito numerosi
l’incontro".
Quindi Binaghi racconta le giornate vissute
a Cagliari: “Stavamo per finire sulle pagine di giornali e tv di tutto
il mondo. Lo abbiamo evitato grazie al cuore di Starace, alla capacità
di ragionare di Fognini con la propria testa, all’entusiasmo di Cipolla.
Abbiamo avuto l’ammutinamento del nostro numero uno Andreas Seppi ed il
tentativo di trascinare gli altri componenti della squadra. Il match di
Cagliari lo abbiamo vinto tre volte: facendo scendere in campo i giocatori,
facendogli trovare la serenità necessaria, battendo gli slovacchi. La
squadra
è arrivata tra domenica e lunedì a Cagliari, peraltro casa mia.
Dopo tre
giorni trascorsi in assolutà serenità, senza nessun tipo di
avvisaglia,
al termine dell’allenamento del mercoledì Seppi ha chiesto un
incontro
al capitano che mi ha avvisato. Andreas ha detto di non voler giocare adducendo
una decina di motivi che io ho annotato e che conservo. Vi racconto i primi
due: che io farei il tifo contro di lui e che in un talk show avrei attaccato
la squadra di Davis. Cose ovviamente non vere e che non meritano commento.
Io gli ho risposto punto per punto”. Binaghi prosegue nel racconto di
quelle ore convulse: "Sono stato svegliato la mattina presto di
giovedì:
mi avvisavano che la squadra aveva avuto un colloquio con Barazzutti alle
11.30 della sera precedente terminato intorno all’una. Il capitano mi
ha chiesto di incontrare i giocatori ed io l’ho fatto intorno alle 15,
dopo che alle 12 c’era stato il sorteggio, immaginate in che clima. Sono
stati momenti e ore di grande difficoltà. Starace ha subito detto che non
avremmo affrontato argomenti sui quali sanno che non ci sarebbe margine
di trattativa. I giocatori mi hanno chiesto di avere un contatto diretto
con il presidente, senza intermediari di nessun tipo. Io non ho nulla in
contrario, anzi… Hanno tutti il mio cellulare. Seppi è un
bravissimo ragazzo
che non ha mai detto una parola in più onorando in ogni occasione la
maglia
azzurra sin da ragazzo. Ha combattuto sempre fino all’ultima palla, non
si è mai risparmiato. Se un giocatore come lui riesce a creare un
pericolo
senza precedenti come quello di Cagliari, devo domandarmi perché? O Seppi
è allo stesso tempo strumento e vittima inconsapevole di un disegno che
definirei criminoso, lobbistico, di messa in crisi della Nazionale e della
Federazione per la tutela di interessi privati. Oppure Seppi in quei giorni
era in uno stato confusionale dettato dalle sue non buone condizioni fisiche,
dal fatto che veniva da un periodo non positivo. La Coppa Davis dà stress
soprattutto quando scendi in campo sapendo di essere obbligato a vincere,
di essere favorito. Il giocatore mi è parso poi dispiaciuto ed ha chiesto
scusa per quello che è successo. Credo che tutto vada affrontato con il
capitano e con me: io sono pronto ad andare anche in Australia… Quello
di Cagliari è stato un incidente, dobbiamo accertare che con Seppi in
squadra
non ci sia la benché minima possibilità di rivivere ore come
quelle di
Cagliari”.
Binaghi sottolinea le differenza con il
caso Bolelli, che aveva rifiutato la convocazione in Coppa Davis contro
la Lettonia lo scorso settembre ed è stato escluso dalla Davis:
“Penso
che a tutti, quindi anche ad Andreas, possa capitare un momento di grande
confusione e difficoltà. Questo rende il caso Seppi diverso dal caso
Boelli.
E’ stato un fulmine a ciel sereno, eravamo tutti lì tranquilli
dalla domenica.
Quella di Bolelli è stata una scelta ponderata e consapevole di tutto il
suo team: preferire un torneo qualunque, Bangkok, dove peraltro hanno poi
giocato atleti reduci dal fine settimana di Davis, alla maglia azzurra.
Seppi per venire a Cagliari ha rinunciato al torneo di Bergamo che aveva
vinto l’anno scorso. Ripeto, è stato un momento di grande
confusione di
Andreas, un momento di paura e confusione durato 24 ore e che può
capitare.
Credo che la Federazione debba aiutarlo a risolvere questa situazione:
Andreas è un bene della nazionale. La richiesta di far tornare Bolelli
in Davis? E’ stato lo stesso Seppi lo scorso anno al Roland Garros a
chiedere
la massima intransigenza nel rispetto della maglia azzurra perché vuole
puntare in alto. Tra un giocatore come Starace, che ha dato e dà il cuore
in campo per la squadra, e Bolelli che preferisce il torneo di Bangkok
alla Davis io non ho dubbi”.
Su quanto è accaduto torna anche il capitano
Corrado Barazzutti: “Seppi ha fatto emergere un grosso stato di
insofferenza.
Quello che farò è incontrare Andreas a Key Biscayne per capire se
possiamo
ritrovare la giusta serenità all’interno della squadra e puntare
insieme
alla promozione nel gruppo mondiale”.
In chiusura il Presidente Binaghi ha parlato
della prossima semifinale di Fed Cup tra Italia e Russia in programma il
25 e 26 aprile: “Abbiamo scelto Castellaneta Marina, in Puglia, che le
ragazze ben conoscono e dove abbiano già battuto Francia e Cina. Stiamo
solo aspettando la firma del contratto”.
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