I giovani della NextGen sono già all’altezza del circuito maggiore? La risposta è senza dubbio sì se la domanda viene posta ad Andreas Seppi, dato che gli ultimi tre tornei dell’azzurro sono finiti proprio contro uno dei giovani della nuova campagna firmata ATP. A Shanghai si arrese con due tie-break a Taylor Fritz, venerdì ad Anversa gli è stato un break per set per cedere il passo a Kyle Edmund, e oggi a Vienna è successo più o meno lo stesso contro Karen Khachanov. Con la differenza che in Belgio c’erano anche tantissimi meriti del britannico, mentre all’esordio sul veloce indoor dell’Erste Bank Open ha fatto quasi tutto Andreas. Pur non brillando particolarmente ha dato l’impressione di potersela giocare, di non soffrire troppo l’avversario, ma allo stesso tempo non ha saputo costruirsi l’ombra di una chance per tre quarti di match. Così, in un match scivolato via molto rapidamente, gli sono bastati un paio di game di distrazione per trovarsi sotto 6-4 5-3, con l’avversario al servizio per chiudere. A quel punto Khachanov gli ha dato una grossa mano, offrendo con un doppio fallo e un paio di errori le prime palle-break del match, e commettendo un secondo doppio fallo per rimetterlo in partita. Tutto da rifare? Altroché, perché invece di approfittarne Seppi non si è fatto trovare pronto, come se per lui l’incontro fosse ormai finito. Tanto che al servizio per restare nel match non ha raccolto nemmeno, finendo per arrendersi 6-4 6-4. Alla sua stagione resta un solo torneo, il Masters 1000 di Parigi-Bercy, dove sarà costretto a partire dalle qualificazioni. Per l’Italia, in Austria resta in gara Fabio Fognini, che per il terzo torneo consecutivo se la vedrà con Albert Ramos (sconfitto 9 volte su 9). Paolo Lorenzi, invece, è a Basilea per l’altro ATP 500 della settimana: per il senese esordio contro il francese Nicolas Mahut.
ATP 500 VIENNA – Primo turno
Karen Khachanov (RUS) b. Andreas Seppi (ITA) 6-4 6-4
Seppi e quella #NextGen sempre più indigesta
Per il terzo torneo consecutivo l’altoatesino si arrende a un giocatore della nuova generazione del circuito ATP: Fritz a Shanghai, Edmund ad Anversa, Khachanov a Vienna. L’Erste Bank Open di Andreas dura poco più di un’ora: i troppi errori lo condannano in un match senza emozioni, e quando il rivale regala lui non si fa trovare pronto.