Pochi giorni dopo il 30esimo compleanno, Andreas Seppi vince un buon match e ha discrete prospettive a Dubai. Che il passaggio tra gli “enta” gli porti bene? 
Andreas Seppi ha vinto un buon match a Dubai contro Florian Mayer

Di Riccardo Bisti – 24 febbraio 2014

 
Qualche giorno fa, Andreas Seppi ha compiuto 30 anni.
Un passaggio delicato nella vita di ogni uomo, figurarsi di un tennista. E’ quel momento in cui anche i numeri certificano che sei nella seconda parte della carriera. Tuttavia, in un tennis sempre più vecchio, può essere un fattore positivo. Tra i top-100 sono ormai una trentina i giocatori…sopra la trentina. E l’età media dei best ranking si è drasticamente alzata. Per questo, chissà che quel numero 3 come prima cifra dell’età non possa rilanciare una carriera giunta in una fase delicata. La storia di Andreas è nota: un’ottima carriera tra il numero 30 e il numero 50 ATP, poi lo splendido salto di qualità del 2012, in cui è entrato tra i top-20 e si è tolto strepitose soddisfazioni. Adesso è un po’ in crisi e tanti primati faticosamente conquistati gli sono stati portati via da Fabio Fognini. Si è presentato a Dubai (2.359.935$, cemento) con una sola vittoria nel 2014. E l’impegno contro Florian Mayer era tutt’altro che facile. Il tedesco veniva da un ottimo avvio di stagione, invece Andreas ha portato a casa un buon successo, soprattutto per il morale. Nel deserto dell’Aviation Club, ben lontano dal pienone che avrebbe fatto registrare Roger Federer (vincitore in un'oretta su Benjamin Becker), Andreas si è imposto con il punteggio di 4-6 6-1 7-5. Non è stata una gran partita, ma Andreas l’ha voluta con tutto se stesso. Ed è la cosa più importante. Vittima della consueta “Partenza Seppi” (break subito in avvio) le ha provate tutte per rimettere in sesto il primo set, ma non c’è riuscito nonostante diverse palle break. Ma le sensazioni positive sono state confermate dal secondo set, dominato con un netto 6-1. Bella lotta nel terzo, in cui Seppi ha dimostrato una notevole voglia di vincere. Sotto 1-4, si è rimesso in carreggiata ed è stato più bravo del tedesco nel rush finale.
 
Negli ottavi, Andreas sfiderà il vincente del match serale tra Thiemo De Bakker e Philipp Kohlschreiber. Dovesse vincere il tedesco, sarebbe il nono scontro diretto di un vero e proprio “clasico”. Ad oggi, il bilancio è in perfetta parità (4-4), anche se sul cemento all’aperto siamo 2-0 per Kohlschreiber. La vittoria contro Mayer frutta a Seppi 45 punti ATP e un maxi-montepremi: il torneo di Dubai, infatti, è ricchissimo e ha appena 32 partecipanti: un secondo turno offre ben 24.475 dollari, che raddoppieranno per chi raggiunge i quarti. Il Seppi del 2014 viaggia a fari spenti: dopo due mesi di tennis, un obiettivo ragionevole sembra essere un posto tra i top-30. A meno che la scavallamento negli “enta” non tiri fuori ulteriori energie e lo esalti come è accaduto un paio d’anni fa. Più in generale, gli è andata piuttosto bene: un ottavo contro Kohlschreiber non è certamente proibitivo, e nei quarti ci sarebbe Juan Martin Del Potro. Lo stato di forma dell’argentino è un’incognita, soprattutto per i problemi al polso sinistro che gli impediscono di tirare al top il rovescio a due mani.
 
Seppi è l’unico italiano in gara a Dubai. In campo ci sono altri due tornei. Fabio Fognini avrebbe dovuto giocare ad Acapulco, ma le grandi fatiche di febbraio (15 match in 21 giorni) gli hanno consigliato di lasciar perdere. Il ligure passerà una decina di giorni a Barcellona ad allenarsi sul cemento, nel tentativo di presentarsi a Indian Wells e Miami nelle migliori condizioni possibili. Il passaggio di Acapulco dalla terra al cemento ha scoraggiato i terraioli azzurri, che dunque hanno preferito andare a San Paolo. Presso il “Ginasio Ibirapuera” abbiamo Filippo Volandri (finalista un paio d’anni fa), opposto a Federico Delbonis in vista di un possibile ottavo contro Nicolas Almagro, mentre Paolo Lorenzi attende un giocatore proveniente dalle qualificazioni. E chissà che non possa essere Potito Starace, impegnato all’ultimo turno contro l’argentino Facundo Bagnis. Diamo un’occhiata anche al circuito WTA: ad Acapulco, storico feudo di Flavia Pennetta e Sara Errani, non abbiamo neanche una giocatrice in tabellone (il cemento scoraggia?), mentre a Florianopolis c’è Francesca Schiavone, a caccia del primo successo stagionale. La milanese, accreditata della quarta testa di serie, se la vedrà con Barbora Zahlavova Strycova.