di Giorgio Valleris – foto Getty Images
La pioggia che si abbatte su New York non bagna le polveri ad Andreas Seppi che, dopo una lunga sosta (in vantaggio 4-2 nel primo set) torna in campo e s'impone su Xavier Malisse al termine di un match combattuto chiuso per 6-3 3-6 7-5 7-5. Pronti via è l'azzurro a trovare subito l'allungo decisivo, brekkando il belga e confermando il vantaggio portandosi sul 4-1. Archiviato il primo set, Malisse torna in partita conquistando un break in apertura della seconda frazione. Il 33enne (ex numero 19 del mondo) che appenderà la racchetta al chiodo dopo i prossimi Australian Open, tradisce il suo Dna di giocatore d'erba per un match meno spericolato e più 'redditizio'.
La svolta arriva nel sesto gioco del quarto parziale, quando Seppi (sotto di un break 2-3) recupera da 0-40 e pareggia i conti. Sul 5-5 l'altoatesino tiene poi il servizio e strappa la battuta a Malisse nel gioco successivo, guadagnando il passaggio del turno. Ora Andreas è atteso dall'indiano Devvarmann (numero 118) finalista a Johannesbourg 2011 e Chennay 2009. Non ci sono precedenti tra i due.
Esordio tutt'altro che positivo per l'azzurro più forma del momento, Fabio Fognini che cede nettamente il passo all'americano Rayeev Ram per 6-1 6-2 6-2 in meno di un'ora e mezza. Il tennista ligure (numero 18 del mondo) non entra mai in partita e colleziona 31 errori gratuiti e 7 doppi falli, perdendo un match ampiamente alla sua portata. Lo statunitense di origini indiane (attuale numero 128 del ranking Atp) nel prossimo turno affronterà lo spagnolo Marcel Granollers.
Nessun problema per il campione in carica Andy Murray che debutta a Flushing Meadows superando un avversario scorbutico ed imprevedibile come Michael Llodra 6-2 6-4 6-3 e adesso se la vedrà con Leonardo Mayer.
Giornata dura per Juan Martin Del Potro che fatica parecchio per aver ragione di un ottimo Gabriel Garcia-Lopez per 6-3 6-7(5) 6-4 7-6(7). Fin dalle prime battute, l'esperto giocatore spagnolo si dimostra in ottime condizioni fisiche mentre l'argentino, non particolarmente brillante al servizio, si affida esclusivamente al suo dritto. L'ottima tecnica e le geometrie del 30enne spagnolo mettono in grande difficoltà il numero 6 del mondo che impiega oltre 4 ore e 10 minuti per aver ragione dell'avversario. "E' un avversario difficile, con ottimo dritto e rovescio e gioco solido da fondo campo – conferma l'argentino campione degli US Open 2009 -, abbiamo giocato scambi lunghi e sono stato costretto a giocare più "vincenti" per conquistare ogni singolo punto". Adesso il campione di Tandil se la vedrà con Lleyton Hewitt in un match, sulla carta, pieno di insidie.
Niente da fare per Venus Williams che saluta Flushing Meadows già al secondo turno, superata dalla cinese Zheng. L'americana paga una condizione atletica non ottimale e le troppe chances sciupate. Nel quinto gioco del primo set, già indietro di un break, la statunitense non trasforma nessuna delle quattro palle del controbreak che si guadagna, consentendo alla cinese l'allugo decisivo che vale il primo set. Con uno scatto d'orgoglio, la Venere torna subito in partita vincendo il secondo, ma nel combattutissimo tie break del terzo e decisivo set è la cinese ad imporsi, aggiudicandosi il quinto match (femminile) più lungo della storia degli US Open in 3 ore e 2 minuti.
Finisce qui la carriera di James Blake. Lo statunitense è stato superato da Ivo Karlovic al termine di una "guerra" chiusa sul punteggio di 6-7(2) 6-3 4-6 7-6(2) 7-6(2). Per il croato il prossimo avversario è Stan Wawrinka.
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