WIMBLEDON – Andreas domina alla distanza contro Borna Coric e acciuffa per l'undicesima volta il terzo turno in uno Slam. Il suo tennis è sempre più adatto all'erba, ma adesso sembra chiuso da Andy Murray. Nove anni fa l'ha battuto sull'erba, ma basterà? 

Tra qualche anno, quando Andreas Seppi si sarà ritirato, sapremo dare il giusto valore a certi risultati. Oggi è meno banale apprezzare certi numeri, ma è sacrosanto sottolinearli. Così come è importante rimarcare la vittoria contro un futuro fenomeno, quel Borna Coric che vanta già scalpi importanti. “Non è un fenomeno come era Gasquet alla sua età, però serve molto bene e ha un gran rovescio. Certo, si può spingere sul dritto…” ha detto Seppi dopo il 4-6 6-4 6-7 6-1 6-1 che gli ha regalato il terzo turno. Al 42esimo Slam in carriera, il 41esimo consecutivo, raggiunge questo obiettivo per l'undicesima volta. Peccato che sabato peschi uno dei top-3 favoriti del torneo, forse il favorito numero 1. Andreas giocherà sul Centre Court contro Andy Murray, che ha già 'scontato' l'impegno sul Campo 1 nel secondo turno contro Robin Haase, così potrà tornare nel campo più importante della sua vita. “Anche Murray ha nel dritto il colpo di relativa debolezza – dice Seppi – ma è in grado di tenere un ritmo più alto…ad ogni modo, io scenderò in campo per vincere e non mi accontenterò di giocare una bella partita”. Segno di una mentalità importante, frutto dell'esperienza e della maturità. E pensare che quattro anni fa, quando ne aveva 27, pensava di essere arrivato a un punto della carriera in cui scelte meno ambiziose (tipo giocare i challenger) fossero legittime. Ma non ha mai perso la capacità di migliorarsi sempre, anno dopo anno, e ha fissato sempre più in alto l'asticella. E poi, insomma, c'è un gran parlare sull'invecchiamento generale del tennis…anche un italiano potrà trarne benefici, no?


L'ERBIVORO DI CALDARO

E pensare che si era messa male, col croato avanti 6-4 2-0. Ma Andreas, fedele al suo stile, non si è mai dato per vinto. Nel cuore del secondo set ha saputo rovesciare la partita e avrebbe potuto chiudere in quattro set se non si fosse fatto distrarre da un medical time-out di Coric. Avanti 4-0 nel terzo, si è deconcentrato e ha consentito al croato di recuperare e aggiudicarsi il set al tie-break. “Ma a un certo punto ho pensato che non l'avrei mai potuta perdere, ero tranquillo anche dopo aver perso il set. Nel gioco da fondocampo mi sentivo superiore”. Le sensazioni hanno trovato riscontro nel punteggio, con un doppio 6-1 che la dice lunga. Coric diventerà un ottimo giocatore, ma l'erba non sarà mai la sua miglior superficie. Da parte sua, Seppi adora giocare sul verde: è la quarta volta che aggancia almeno il terzo turno a Wimbledon (nel 2013 si è spinto fino agli ottavi, poi perse da Del Potro), e sempre sull'erba ha ottenuto il primo titolo ATP in carriera (Eastbourne 2011). Senza dimenticare la splendida performance di due settimane fa ad Halle. Si trova bene con i rimbalzi bassi, ed è sempre più forte nei colpi di inizio gioco. Il servizio è migliorato (“Anche se in questi giorni mi fa un po' male la spalla”), tanto da raccogliere 15 ace, mentre la risposta è sempre stata il suo punto forte: contro Coric si è procurato ben 19 palle break, sfruttandone 10. E i 57 colpi vincenti sono un buon viatico per la sfida con Murray. Sarà dura, molto dura. Lo scozzese ha vinto sei precedenti su sette, L'unica vittoria di Andreas è arrivata sull'erba, nove anni fa su Nottingham. Nel frattempo, il torneo è stato declassato a challenger e solo nel 2015 è tornato nel circuito maggiore. Ma guardare al passato non serve a niente: Andy, l'importante sarà provarci.

 

WIMBLEDON UOMINI – Secondo Turno

Andreas Seppi (ITA) b. Borna Coric (CRO) 4-6 6-4 6-7 6-1 6-1