di Francesco Camanzi – foto getty images
Sembrava un sogno. Il Philippe Chatrier gremito, una lama di sole a celebrare il fresco trionfo di Sara Errani e Andreas Seppi, numero 1 d’Italia, avanti di 2 set contro Novak Djokovic, numero 1 del mondo. Per una giornata intera il tennis italiano protagonista in terra di Francia.
Sarebbe stato un risultato sensazionale, uno di quelli da cerchiare in rosso sul calendario: due italiani nella seconda settimana del Roland Garros, a battagliare con tutti i più forti del seeding. E invece il Nole spaesato dei primi due set ha lasciato spazio al cannibale di sempre giusto in tempo. Il serbo ha rimontato lo svantaggio e chiuso il match in cinque set, cancellando in 4 ore abbondanti il sogno di rivedere un italiano nei quarti.
E’ finita male, è vero. Ma quel che resta, al di là del rammarico, è un giocatore, Seppi, giunto a piena maturazione, capace di tener testa a un plurititolato del calibro di Djokovic e mai domo, nonostante le recenti maratone con Kukushkin e Verdasco.
Partiva già sconfitto il nostro Andy, destinato al ruolo di vittima sacrificale contro un Djokovic non al meglio ma comunque reduce da due rapidi 3-0 nei primi turni, contro Kavcic e Devilder. E invece ha recitato la parte del leone, lottando su ogni palla e giocando, per ampi tratti del match, ben al di sopra del suo blasonato avversario. Nel primo set l’altoatesino è magistrale in risposta, va sotto 3-0 ma recupera con ordine. Il break decisivo arriva nel nono gioco: Andreas sfrutta l’indecisione di Nole per piazzare la zampata che lo manda a servire per il set sul 5-4. Il secondo è una battaglia, l’azzurro strappa il servizio nel quinto gioco, vola sul parziale di 5-3 e accarezza in più riprese il set point. Poi Nole recupera e trascina la partita al tiebreak, dove Seppi chiude 7-5. Avanti di 2 set è lecito sperare, Andreas non si scompone, continua a limitare le offensive del serbo con grande sapienza e quando attacca fa male, soprattutto con il rovescio lungo linea. Ma il ritorno di Djokovic è tanto prepotente quanto inevitabile. Il numero 1 del mondo si rimette in carreggiata a fatica, vince un terzo set equilibratissimo (6 break) e porta il parziale sul 2-1. Il quarto set, tra tutti il più intenso, vede Nole scappare sul 3-0 e guadagnarsi una palla del 4-0, Andy reagisce di cuore e pareggia i conti in un sesto game infinito, poi sostanziale equilibrio fino al 5-5 quando Djokovic accelera, chiude sul parziale di 7-5 e pareggia il conto dei set. Nell’ultima e decisiva partita le gambe di Andy cedono, il braccio lo tradisce e tutta la stanchezza accumulata nei turni precedenti si materializza in un sol colpo. Djokovic centra un break letale nel sesto gioco e chiude un match infinito sul 6-3.
Resta l'amaro in bocca per una vittoria che avrebbe fatto storia ma la soddisfazione più grande, al di là del risultato, è quella di vedere Andreas Seppi lottare punto su punto sul centrale del Roland Garros contro il numero 1 del mondo. Peccato, Andy, sarà per la prossima volta.
N Djokovic b. A Seppi 46 67 63 75 63
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