Dopo il capolavoro di Fognini, il numero due azzurro ha regolato in tre set James Ward, completando la rimonta tricolore ai danni della Gran Bretagna. Italia in semifinale a sedici anni dall’ultima volta… Da Napoli, MARCO CALDARA

Da Napoli, Marco Caldara Foto Getty Images

 

Tanta preoccupazione in mattinata, l'esplosione di gioia qualche ora dopo, con gli italiani a saltare abbracciati in centro al campo, sulle note di 'O surdato 'nnammurato, una delle più famose canzoni napoletane. La tanto desiderata rimonta ai danni della Gran Bretagna è riuscita. Fabio Fognini ha spianato la strada battendo Andy Murray, Andreas Seppi l’ha percorsa con qualche sbandata ma è comunque riuscito ad arrivare in fondo, firmando il punto che dopo sedici anni riporta l’Italia in semifinale di Coppa Davis. Opposto al numero due britannico James Ward, numero 161 del mondo, l’altoatesino doveva vincere e ha vinto senza troppi problemi, archiviando la pratica con il punteggio di 6-4 6-3 6-4, in due ore e 17 minuti di gioco. In un qualsiasi torneo del circuito, quello contro l’inglese sarebbe stato un match semplice, mentre sulla situazione di 2-2 in Coppa Davis poteva nascondere qualche insidia in più, ma, pur non giocando il proprio miglior tennis, Seppi si è fatto trovare pronto. Troppa la differenza di spessore fra il nostro e il rivale, meno abituato a certe situazioni e chiamato a un compito più grande di lui. Scendere in campo nella bolgia di Napoli, a meno di mezz’ora dalla debàcle di Murray, era tutt’altro che semplice. Ward ha provato a giocarsi le proprie carte, ma alla fine quel poco che ha raccolto è dovuto principalmente a qualche errore di troppo dell’azzurro, a tratti frenato dal peso della responsabilità.

 

Nel primo set sei break in nove giochi hanno portato la situazione sul 5-4 in favore di Seppi, avanti per tre volte ma sempre ripreso. Poi è arrivata la pioggia, che ha fermato il gioco per una mezz’oretta e dato una mano ad Andreas, tornato negli spogliatoi con i compagni a riordinare le idee. Al rientro in campo l’azzurro ha tolto un’altra volta la battuta a Ward e messo in cassaforte un primo set molto importante a livello psicologico. Tuttavia, la vera svolta è arrivata sul 2-2 del secondo parziale, quando l’altoatesino si è leggermente disunito e ha concesso una palla-break, ma un nastro vincente l’ha tolto da guai, evitandogli il poco simpatico compito di inseguire. Salvata quella situazione, Seppi si è sciolto e ha cambiato marcia, non permettendo più al rivale di avvicinarlo. Un break nel sesto gioco gli è valso il 6-3 del doppio vantaggio, altri due nel terzo l’hanno portato sul 4-1, a soli due game dal successo. Ward ha accennato una timida rimonta, risalendo fino al 4-3 e cancellando un primo match-point due giochi più in là e un secondo sul 40-0 dell’ultimo game. Ma il suo destino era ormai scritto, e quando pochi secondi dopo ha spedito lungo un diritto, a Napoli è scattata la festa. "A livello di importanza lo metto fra i primi tre match della mia carriera – ha detto Seppi in conferenza stampa – perchè sono riuscito a portare il punto che ha chiuso i conti. La vittoria di Fognini, anche se l'ho vista solo dalla tv, mi ha dato tanta carica, e sono sceso in campo piuttosto tranquillo. Nel primo set non sono riuscito a giocare come avrei voluto, ma poi tutto è andato per il verso giusto".

 

Finalmente la nazionale maschile può tornare a gustare il sapore della semifinale. Come nel 1998, agli azzurri toccherà una trasferta. Allora l’Italia di Gaudenzi, Sanguinetti, Pozzi e Nargiso andò a vincere per 4-1 a Milwaukee contro gli Stati Uniti, mentre dal 12 al 14 settembre Fognini e compagni saranno impegnati in Svizzera. Vincendo entrambi i singolari odierni, Roger Federer e Stanislas Wawrinka hanno rimediato alle due sconfitte subite col Kazakistan fra venerdì e sabato. Ci ospiteranno molto probabilmente su un rapido campo sintetico in un palazzetto indoor, ed è inutile nascondere che, a meno di assenze fra le loro file, le speranze del team azzurro andranno affidate al lumicino. Ma per pensare alle semifinali ci sono oltre cinque mesi di tempo. Questa è l'ora dei festeggiamenti, per un week-end che i tifosi azzurri ricorderanno a lungo. Solo tre anni fa l'Italdavis non era nemmeno nel World Group, mentre oggi è fra le migliori quattro del mondo. E non è ancora finita…

 

ITALIA 3-2 GRAN BRETAGNA
Fabio Fognini (Ita) b. James Ward (Gbr) 6-4 2-6 6-4 6-1
Andy Murray (Gbr) b. Andreas Seppi (Ita) 6-4 7-5 6-3
Fleming/Murray (Gbr) b. Bolelli/Fognini (Ita) 6-3 6-2 3-6 7-5
Fabio Fognini (Ita) b. Andy Murray (Gbr) 6-3 6-3 6-4
Andreas Seppi (Ita) b. James Ward (Gbr) 6-4 6-3 6-4

 

Twitter: @marcocaldara