Con una bassa percentuale di prime palle, e una condizione atletica così così, Johanna Konta diventa molto vulnerabile. La britannica si arrende ad Aleksandra Krunic e saluta lo Us Open. Probabilmente ha bisogno di staccare: “Non vedo l'ora di tornare a casa, passerò un po' di tempo con i miei genitori”.

C'è stato un gran parlare, alla vigilia dello Us Open femminile, sui possibili intrecci di classifica. Ben otto giocatrici avevano la teorica chance di diventare 1 WTA. A metà della prima giornata, la pattuglia si è già ridotta a causa della sconfitta di Johanna Konta, superata al fotofinish da Aleksandra Krunic. È finita 4-6 6-3 6-4 ed è una vittoria più che giusta, meritata, per la piccola serba di origine russa. Se la Konta è la giocatrice dai tre passaporti (ungherese, australiano e britannico), anche la Krunic ha una storia da raccontare. È nata Mosca, poi la sua famiglia è transitata a Bratislava prima di trovare base definitiva a Belgrado. I serbi, in pieno boom Ivanovic-Jankovic (per tacere di Djokovic) l'hanno accolta subito, facendola esordire in Fed Cup ad appena 16 anni. Si è capito subito che non sarebbe stata all'altezza di Ana e Jelena, anche in virtù di un fisico minuto. Però si è costruita una carriera più che onorevole, con un picco proprio a Flushing Meadows, tre anni fa. Partita dalle qualificazioni, batté Keys e Kvitova prima di impegnare – severamente – Victoria Azarenka. La sua carriera è rifiorita quest'estate, con la vittoria al WTA 125 di Bol (sulla terra) e la finale all'ITF di Manchester (sull'erba). Dopo Wimbledon si è presa un po' di vacanza, ha impiegato un po' a entrare a pieno regime, ma contro la Konta è stata perfetta. Molto rapida di gambe, è la classica giocatrice che ti fa colpire una palla in più. Quella palla in più che può fare la differenza. Il match sembrava di pura routine (4-1 e doppio break per la Konta), ma la britannica si è complicata le cose. Riacchiappata sul 4-4, ha ugualmente portato a casa il primo set. “Ma credo che averla agganciata sul 4-4 mi abbia fatto capire che potevo giocarmela”. La Konta aveva le sue belle chance in avvio di secondo, non le sfruttava e veniva fuori l'esuberanza della Krunic, molto incisiva soprattutto con il dritto. Non sarà un prodigio di estetica, ma le ha regalato parecchi punti.

DAI GENITORI PER RISOLLEVARSI
Dal 2-3 nel secondo, la Konta ha iniziato a tribolare nei turni di servizio. D'altra parte, é stata abbandonata dalla prima palla (ha raccolto una misera percentuale del 45%). Il set le scivolava via, poi rischiava di finire sotto anche nel terzo (2-1 e servizio, con palla del 3-1 per la Krunic). In qualche modo restava a galla, ma non era giornata. Il dritto era una banca di errori, le percentuali al servizio erano mediocri, la condizione fisica non l'aiutava. Forte di una discreta esperienza, la Krunic non ha tremato al momento di chiudere. Dopo il matchpoint, è corsa ad abbracciare il suo clan, guidato dall'ex giocatrice olandese Elise Tamaela. “Merito a lei, è stata più solida di me. Ha alzato il livello nel corso del match, mentre io sono stata vittima di alti e bassi – ha detto la Konta – Il suo merito principale? Si muove incredibilmente bene e non sono riuscita ad avere molti punti facili”. Non c'erano particolari avvisaglie di questo risultato, poiché la Konta aveva ottenuto un buon quarto a Cincinnati e il cemento all'aperto è un'ottima superficie, per lei. L'impressione è che Wimbledon l'abbia un po' svuotata di energie. È stata bravissima a gestirle ai Championships, un po' meno nelle settimane successive. Non giocherà il doppio e, in chiusura di conferenza stampa, ha detto che tornerà a casa “il prima possibile”, lasciando intendere che non vede l'ora di salutare Flushing Meadows, New York, i suoi rituali. “Passerò un po' di tempo con i miei genitori, ultimamente non l'ho fatto molto e credo che sarà una cosa positiva per lo spirito. Sarò pronta per la stagione asiatica". A New York va avanti la Krunic, che peraltro ha aperto il tabellone nell'ultimo quarto, aprendolo a tante soluzioni. La sua prossima avversaria sarà la rediviva Ajla Tomljanovic.

US OPEN 2017 – Primo Turno Donne
Aleksandra Krunic (SRB) b. Johanna Konta (GBR) 4-6 6-3 6-4