Per la prima volta raggiunge l’ultimo atto del Masters sconfiggendo Murray per 7-6 3-6 7-6 dopo una battaglia durata 3 ore e 11 minuti…

da Londra, Giorgio Spalluto – foto Getty Images

 

Abbiamo atteso sette giorni, ma alla fine lo spettacolo, il “drama” e il pathos offerti dalla prima semifinale, hanno ripagato con gli interessi le esigenti aspettative del pubblico della “02”. Una partita dai mille risvolti che, dopo il primo set dominato dai servizi (57 punti a 15 per il giocatore in battuta), sembrava ormai in pieno controllo di Nadal, vincitore al tiebreak per 7-5. Le prime palle break del match giungono nel secondo game del secondo set e sono in favore di Rafa, con Murray vicino al K.O.

Un paio di ace consentono allo scozzese di rimanere in linea di galleggiamento. Nel settimo game, ecco il primo colpo di scena. Andy sale in cattedra disegnando il campo con il dritto e costringendo Nadal a fare il tergicristallo: 0-40! Sono le prime palle break per Murray. Nadal non ci sta e riesce ad annullare tutte e 3 le palle break, esibendosi in un recupero straordinario su un drop di Murray. Uno sforzo inutile per Rafa, costretto a capitolare poco più tardi, alla quarta palla break (4-3 per Andy), su un’accelerazione di rovescio in cross dello scozzese. Nadal accusa il colpo e cede la battuta nuovamente quando è chiamato a servire per il set. Murray è padrone del campo e potrebbe allungare la sua striscia vincente nel secondo game del terzo set, quando si trova avanti 1-0 0-30. Di riffa o di raffa, il numero 1 del mondo placa l’emorragia in qualche modo. Non solo. Nel game successivo, recupera uno svantaggio di 40-15 e, confermando le ineguagliabili qualità di fighter universalmente riconosciutegli, riesce a rovesciare l’inerzia della partita, conquistando quello che è il primo break della sua partita (2-1 Nadal e servizio). Sulle due palle del controbreak che Murray non riesce a sfruttare nel sesto gioco, sembrano spegnersi le speranze di rimonta del numero 5 del mondo. Lo scozzese, invece, non demorde. La bellezza del match viene ben immortalata dalla regia che, in rapida successione, inquadra mamma Ana María e mamma Judy. Stanno entrambe applaudendo il punto appena terminato. La prima, affiancata da figlia e nuora, è orgogliosa del suo pargolo, l’altra, malgrado il risultato negativo per il suo Andy, non può non rendere merito alla strepitosa demivolee in allungo di Nadal, su un passante di dritto fulminante dello scozzese. Too good, Rafa.

 

Murray non ha mai nascosto la sua ammirazione per il più titolato avversario ed, evidentemente, questo sentimento deve essere condiviso anche dai suoi familiari. Quello in questione è il punto che porta Nadal a due punti dal match, dopo che qualche istante prima aveva fallito un matchpoint sul 5-3 in suo favore. Lo scozzese tiene a fatica il servizio (4-5) e si appresta a rispondere per rimanere nel match. Nadal apre con due errori gratuiti: 0-30. Recupera i due punti di svantaggio, grazie anche alla gentile collaborazione di Murray che sbaglia un rovescio lungolinea, per lui elementare. E’ il dritto lungolinea da sinistra, però, a tradire Rafa che si ritrova a fronteggiare una palla per il 5-5. Il break che riapre la partita e manda in visibilio i 17.000 della 02 Arena è frutto di uno strepitoso passante di rovescio lungolinea di Murray che sfiora il nastro: 5-5.

Murray si porta sul 40-15 ma lascia rientrare in maniera folle il maiorchino che, sfruttando il 26° errore gratuito di dritto del suo avversario, si procura addirittura una palla break, tranquillamente assimilabile a un match point. Ace numero 20: parità. Sempre da sinistra giunge l’asso numero 21 che consente a Murray di rimettere la testa davanti: 6-5.

 

Sarà ancora un ace a inaugurare il tiebreak decisivo, dopo che Rafa avrà tenuto a 15 il game di battuta nel 12° gioco. Nadal si trova nella situazione che tante volte quest’anno ha visto protagonista in negativo Roger Federer. Dover rimettere in sesto una partita in cui ha fallito un matchpoint (sul 5-3), servendo anche per il match (5-4). A complicare ulteriormente la precaria situazione di Rafa, è l’inizio fulminante di Murray che, come nel primo set, esordisce nel tiebreak con un ace, seguito immediatamente da due minibreak che sembrano indirizzare il match in una direzione ben precisa. “Don’t ever underestimate the heart of a champion” dicono da queste parti. Nadal recupera non si sa dove energie fisiche e mentali, pareggiando il conto dei minibreak sul 4-4. Andy si porta a 2 punti dal match ma commette un brutto errore di dritto, anticamera del secondo matchpoint in favore di Rafa, sul 6-5. Murray è a terra, colpito e affondato dal dritto in contropiede del suo avversario.  

 

Kim Sears, la sua splendida fidanzata, sta per scoppiare in lacrime a sua volta. Il 23enne di Dunblane è costretto a fronteggiare il secondo matchpoint con la seconda di servizio. Per una volta dimentica le sue attitudini prettamente difensive e decide di spingere fin da subito sull’acceleratore, con il dritto. La seconda frustata è quella giusta. Il passante di Nadal non passa. Che il destino non sia favorevole allo scozzese lo si capisce quando sul 6-6, il suo dritto inside-out esce di pochi millimetri. Il suddito di Sua Maestà, unito agli altri 17.000 della 02 Arena, si appella al falco, il cui responso è però negativo: 7-6 Nadal, che ha a disposizione il matchpoint numero 3, il primo, però, sul proprio servizio. Il fendente di dritto a sventaglio che taglia tutto il campo, finendo nell’angolo opposto, è il giusto epilogo di un match sensazionale che finisce 8-6 al tiebreak del terzo set.

  

Per Rafa si tratta del secondo match vinto in questo Master, avendo messo a referto meno punti del suo avversario (109 a 114), dopo il successo su Roddick. Dopo le sconfitte in semifinale a Shanghai, datate 2006 e 2007, giunge così la prima finale alle Atp World Tour Finals per Rafa che, nell’intervista post-partita, rende merito al suo avversario e si rivolge al pubblico dicendo: “Non mettete pressione su Andy. E’ un grande campione e vi regalerà molti Slam. E’ un sogno. Oggi ho forse giocato uno dei migliori match della mia carriera“. Magra consolazione per gli spettatori che, più che preoccupati per l’idiosincrasia al successo del loro beniamino, si domandano insistentemente, mentre escono dallo scambio: “Can anyone stop Rafa?”  

 

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Gli Highlights della partita


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