di Giorgio Spalluto – foto Getty Images
Rafa, David, Feliciano, Tommy e Fernando. Eccoli i magnifici 5 iberici che, aggiungendosi a Montanes, regalano alla Spagna, la possibilità di contare negli ottavi di finale su un contingente record di ben 6 giocatori. A livello di slam, lo squadrone iberico era riuscito a fare altrettanto solo nel 1998, al Roland Garros, su una superficie certamente più congeniale.
Malgrado il servizio sia il colpo su cui lui stesso dice di dover migliorare sensibilmente, Rafa Nadal continua a progredire nel torneo senza alcun patema in battuta. Dopo 3 incontri, il numero 1 del mondo non ha ancora perso un turno di servizio. A differenza dei match con Gabashvili e Istomin, il maiorchino sembrava intenzionato a non voler concedere neanche una palla break al neo papà Gilles Simon. Ed, invece, proprio nell’ultimo gioco, sul 6-4 6-4 5-2 Rafa si è fatto rimontare da 30-0 regalandosi il brivido del breakpoint, annullato con il consueto servizio slice ad uscire.
Il nizzardo, che prima dell’incontro aveva detto che “battere Nadal sarebbe grandioso, ma perdere lo sarebbe di più!” è riuscito a strappare solo 4 punti sulla prima di servizio del maiorchino, la cui velocità di crociera della prima supera spesso e volentieri i 200km/h.
Al prossimo turno Rafa se la vedrà col suo grande amico Feliciano Lopez che ha approfittato del ritiro di Sergiy Stakhovsky sul 6-3 4-0, per un infezione all’alluce destro. Il numero 23 del seeding, che nei due Masters1000 nordamericani precedenti agli US Open era sempre uscito all’esordio, è il penultimo giocatore ad aver sconfitto Nadal. Lo scorso giugno in quel del Queen’s, “Felo” pose fine a una striscia di 5 sconfitte consecutive contro il più titolato avversario che era comunque reduce dalla sbornia parigina.
La vittoria più significativa per i colori spagnoli è sicuramente quella di Fernando Verdasco ai danni di David Nalbandian. L’argentino reduce dalla straordinaria “rentreè” estiva, ha subìto in apertura l’aggressività del numero 8 del seeding, che nel primo set si è procurato la bellezza di 9 palle break (sfruttandone due), chiudendo per 6-2 un set in cui nei 4 turni di battuta dell’argentino si sono disputati 52 punti complessivi. La reazione dell’argentino nel secondo set (vinto per 6-3) si rivela ben presto illusoria. Il numero degli errori gratuiti (saranno 63 alla fine) di David è troppo elevato per poter fronteggiare un Verdasco che sembra un lontano parente di quello a tratti sconclusionato del match d’esordio contro Fognini, battuto solo al quinto.
Negli ottavi sarà derby tra Verdasco e David Ferrer, opposto anche quest’oggi a un connazionale, il sorprendente Daniel Gimeno-Traver, regolato con il punteggio di 7-6(2), 6-2, 6-2. A fare la differenza il numero degli errori gratuiti: 55 per Daniel, solo 20 per David che torna negli ottavi a New York dopo la grande semifinale del 2007.
Ad impedire l’en plein tutto di marca spagnola è stato Nicolas Almagro che nulla ha potuto contro la grande solidità al servizio di Sam Querrey (19 ace), al secondo ottavo di finale consecutivo in uno slam, dopo quello di Wimbledon in cui fu sconfitto da quell’Andy Murray che sarebbe potuto essere il suo prossimo avversario, se non fosse incappato nella clamorosa sconfitta subita nella notte da Stanislas Wawrinka.
I risultati
[1] R Nadal (ESP) d G Simon (FRA) 64 64 62
[10] D Ferrer (ESP) d D Gimeno-Traver (ESP) 76(2) 62 62
[8] F Verdasco (ESP) d [31] D Nalbandian (ARG) 62 36 63 62
[20] S Querrey (USA) d [14] N Almagro (ESP) 63 64 64
[23] F Lopez (ESP) d S Stakhovsky (UKR) 63 40 ret.
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