L’americano prende in mano il team di Coppa Davis e maltratta Simon: di lui colpisce la grande tranquillità. La Spagna sta maltrattando la malcapitata Austria.
Serenità nella panchina americana: Isner beve, Jim Courier se la ride
Di Riccardo Bisti – 7 aprile 2012
Gli Stati Uniti stanno scoprendo di avere un campione. Non da leggenda, ma comunque un campione. A quasi 27 anni, John Isner continua a stupire. Non solo la vittoria su Federer a Friburgo, non solo la finale a Indian Wells (con lo scalpo di Djokovic): adesso il gigante del North Carolina ha preso per mano il team di Coppa Davis e lo tiene a galla nel delicato match di Monte Carlo contro la Francia. Dopo la vittoria in 4 set di Jo Wilfried Tsonga su Ryan Harrison, Isner aveva tutta la pressione del mondo. Invece ha giocato una partita perfetta, battendo Gilles Simon con il punteggio di 6-3 6-2 7-5. Isner sa che sulla terra battuta non può palleggiare contro tennisti più veloci di lui. Allora prende rischi sin dal primo colpo. Il suo schema preferito prevede il dritto a uscire e la conclusione con una palla corta a campo aperto. Tanti dropshot di dritto hanno tagliato le gambe a Simon, che dopo aver fallito una palla break nel terzo game non è più riuscito ad essere insidioso. L’americano non ha mai perso il servizio, ed ha trasformato 4 palle break su 8. Molto incisivo anche sotto rete, dove ha conquistato 22 punti su 30. Ciò che colpisce di Isner è la grande tranquillità. Altri si farebbero prendere dall’agitazione, invece lui incrocia le gambe ai cambi di campo, come se fosse nel salotto di casa. E’ surreale (e un filo comica) l’immagine che lo vede a un cambio di campo, sorseggiando con le gambe incrociate, come se fosse un aperitivo. Al suo fianco Jim Courier, in giacca e cravatta, sembra quasi sorridere all’obiettivo. A modo loro, sono straordinari. “Sono sceso in campo con grande fiducia – ha detto Isner – e ho semplicemente giocato bene. Forse avrei potuto fare qualcosa meglio con il servizio, ma il dritto funzionava molto bene”. Adesso il doppio sarà probabilmente decisivo. Da una parte i gemelli Bryan, dall’altra Llodra e Benneteau. Si preannuncia un match ad alta tensione: di solito Bob e Mike sono garanzia di vincere il punto, ma la loro ultima sconfitta è arrivata proprio contro il doppio francese nel 2008, quando persero contro Llodra-Clement. “Se vinceremo il doppio saremo in ottima posizione – ha detto Guy Forget, capitano francese – altrimenti diventerà molto complicata”.
Spettatrice interessata di Francia-Stati Uniti è la Spagna di Alex Corretja, che sta sbrigando la pratica Austria con grande facilità. Ha sorpreso il 6-2 6-2 6-4 rifilato da Nicolas Almagro a Jurgen Melzer in quello che – sulla carta – avrebbe dovuto essere il singolare più equilibrato. Il match è iniziato con mezzora di ritardo a causa della pioggia mattutina, che ha reso il campo ancora più lento. Almagro ha giocato con potenza e precisione, sbrigando la pratica in meno di 2 ore contro un Melzer nervoso anche per le condizioni del campo. Ancora più facile il successo di Ferrer contro Haider Maurer. Se non dovessero vincere il doppio (Granollers-Lopez vs. Marach-Peya), non si vede come gli spagnoli possano essere rimontati nella terza giornata. “Ci vorrebbe un miracolo” ha chiosato Melzer. Gli occhi saranno al complesso Marina d’Or di Oropesa, ma le radioline e i pensieri a Monte Carlo, magari facendo le macumbe a favore degli americani, giacchè in semifinale la Spagna ospiterebbe gli States mentre sarebbe costretta a una delicatissima trasferta in Francia.
COPPA DAVIS 2012 – QUARTI DI FINALE
SPAGNA – AUSTRIA 2-0
Nicolas Almagro b. Jurgen Melzer 6-2 6-2 6-4
David Ferrer b. Andreas Haider Maurer 6-1 6-3 6-1
FRANCIA – STATI UNITI 1-1
Jo Wilfried Tsonga b. Ryan Harrison 7-5 6-2 2-6 6-2
John Isner b. Gilles Simon 6-3 6-2 7-5
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