La romagnola vince a Budapest il terzo titolo in stagione. Per lei 15 vittorie consecutive sulla terra. Adesso dovrà sconfiggere un nuovo avversario: la pressione.
Solo Victoria Azarenka ha vinto più tornei della Errani nel 2012
Di Riccardo Bisti – 5 maggio 2012
Usare toni trionfalistici sarebbe un errore. Sara Errani non deve accontentarsi. La vittoria a Budapest fa bene al morale, alla classifica e alle statistiche, ma non è un punto d’arrivo. Al contrario, deve essere il punto di partenza per un salto di qualità che regali al tennis italiano una potenziale top 10. Perché sulla terra battuta “Sarita” è ormai una top 10, ma deve dimostrarlo nei grandi appuntamenti. Magari non succederà a Madrid, perché si giocherà in altura e la terra blu inventata da Ion Tiriac è un’incognita, ma a Roma e Parigi gli occhi saranno tutti sulla romagnola. Battendo Elena Vesnina con il punteggio di 7-5 6-4, “Sarita” si è aggiudicata il terzo titolo WTA in stagione dopo quelli di Acapulco e Barcellona. 15 vittorie consecutive in cui ha perso soltanto un set, nella finale di Acapulco contro Flavia Pennetta. Un bilancio straordinario che però deve tener presente la qualità delle avversarie battute: in due sole occasioni la Errani ha battuto una top 20 (Goerges e Cibulkova, entrambe a Barcellona). Un po’ poco per inserirla tra le grandi favorite al Foro Italico e al Roland Garros, anche se lo speaker ungherese ha ipotizzato che potrebbe essere proprio lei la prossima italiana a vincere a Parigi dopo la Schiavone. Queste vittorie, tuttavia, sono sufficienti per certificare un grande salto di qualità, sublimato da uno stato psico-fisico eccezionale.
Non è azzardato dire che, in altri tempi, la finale contro Elena Vesnina sarebbe stata molto più dura. La russa è scesa in campo con le idee molto chiare: aggredire sin dai colpi di inizio gioco, senza dare alla Errani l’opportunità di tessere la sua ragnatela fatta di topspin esasperati. Il giochino ha funzionato per quasi tutto il primo set, ma quando era il momento di chiudere la russa si è disunita e ha perso sette giochi di fila. La Vesnina è andata avanti 4-1 (con doppio break), ha contenuto il ritorno della Errani e sul 5-3 ha avuto due setpoint. Sul primo ha commesso un errore, mentre sul secondo la Errani le ha sparato addosso un gran rovescio incrociato. A quel punto il match è stato in discesa fino al 7-5 3-0, quando la Vesnina è tornata nel match. Il problema, per la moscovita, è che i buoi erano scappati. In verità, sul 5-2 Errani c’è stato uno scatto d’orgoglio che ha portato la russa ad avere due palle per il 5-5. La differenza a livello mentale è emersa tutta: due banali errori gratuiti e un doppio fallo hanno garantito alla Errani 280 punti WTA e uno splendendte numero 23 WTA, sempre più vicina a Vinci e Pennetta e non troppo distante dalla Schiavone. Senza dimenticare che le altre tre top azzurre le sono nettamente dietro nella “race”, in cui “Sarita” si gode uno strabiliante settimo posto.
Budapest si conferma città amica del nostro tennis. Nel 1994, nella stessa Romai Tennis Academy dove si gioca il torneo, l’ItalDavis di Gaudenzi, Furlan, Brandi e Pescosolido battè gli ungheresi e conservò il suo posto nel Gruppo Mondiale. Lo scorso anno Roberta Vinci vinse il suo terzo titolo stagionale, diventando la prima italiana a riuscirci. Quest’anno è stata imitata dall’amica Errani, al quinto titolo in carriera e al sesto in stagione (considerando i doppi proprio con la Vinci). Età e inerzia sono tutte dalla sua parte: la Errani è destinata a diventare la nuova numero 1 italiana, ma da lei ci si aspetta qualcosa di più. “L’obiettivo è continuare su questa strada, le vittorie mi danno fiducia” ha chiosato dopo il successo. Adesso che le riesce tutto, la Errani dovrà affrontare un avversario molto insidioso perché subdolo e inedito: la pressione. Fino ad oggi ha potuto lavorare nell'ombra, ma adesso non può più nascondersi. I quarti raggiunti all’Australian Open sono la prova che può andare lontano anche negli Slam. Schiavone, Pennetta e Vinci le sono servite per lavorare in tranquillità, quasi nell’ombra. Ma adesso dovrà fare i conti con i palati fini di un pubblico sempre più abituato alle vittorie “rosa”. Vedremo se la dolce Sara saprà portare sulle spalle il peso del tennis italiano. Le premesse ci sono, il carattere anche. Forza.
I TORNEI WTA CONQUISTATI DALLE ITALIANE
1982 – Bakersfield – Simmonds b. Antonopolis 6-2 6-1
1984 – Taranto – Cecchini b. Goles 6-2 7-5
1984 – Rio De Janeiro – Cecchini b. Villagran 6-3 6-3
1985 – Taranto – Reggi b. Nelson Dunbar 6-4 6-4
1985 – Barcellona – Cecchini b. Reggi 6-3 6-4
1986 – Lugano – Reggi b. Man. Maleeva 5-7 6-3 7-6
1986 – San Juan – Reggi b. Goles 7-6 4-6 6-3
1986 – Bregenz – Cecchini b. Perez Roldan 6-4 6-0
1987 – San Diego – Reggi b. Minter 6-0 6-4
1987 – Bastad – Cecchini b. Lindqvist 6-4 6-4
1987 – Little Rock – Cecchini b. Zvereva 0-6 6-1 6-3
1988 – Strasburgo – Cecchini b. Wiesner 6-0 6-3
1988 – Nizza – Cecchini b. Tauziat 7-5 6-4
1989 – Paris Clairins – Cecchini b. Rajchrtova 6-4 6-7 6-1
1990 – Taranto – Reggi b. Dechaume 3-6 6-0 6-2
1990 – Bastad – Cecchini b. Bartos 6-1 6-2
1990 – Estoril – Bonsignori b. Garrone 2-6 6-3 6-3
1991 – Bol – Cecchini b. Mag. Maleeva 6-4 3-6 7-5
1991 – San Marino – Piccolini b. Farina 6-2 6-3
1992 – Paris Clairins – Cecchini b. Zardo 6-2 6-1
1993 – San Marino – Grossi b. Rittner 3-6 7-5 6-1
1996 – Bol – Pizzichini b. Talaja 6-0 6-2
2000 – Budapest – Garbin b. Boogert 6-2 7-6
2001 – Hobart – Grande b. Hopkins 0-6 6-3 6-3
2001 – Bratislava – Grande b. Sucha 6-1 6-1
2001 – Strasburgo – Farina b. Huber 7-5 0-6 6-4
2002 – Strasburgo – Farina b. Dokic 6-4 3-6 6-3
2003 – Casablanca – Grande b. An. Serra Zanetti 6-2 4-6 6-1
2003 – Strasburgo – Farina b. Sprem 6-3 4-6 6-4
2004 – Sopot – Pennetta b. Koukalova 7-5 3-6 6-3
2005 – Bogotà – Pennetta b. Dominguez Lino 7-6 6-4
2005 – Acapulco – Pennetta b. Cervanova 3-6 7-5 6-3
2006 – Bangalore – Santangelo b. Kostanic 3-6 7-6 6-3
2007 – Bogotà – Vinci b. Garbin 6-7 6-4 0-3 rit.
2007 – Bad Gastein – Schiavone b. Meusburger 6-1 6-4
2007 – Bangkok – Pennetta b. Chan Yung-Jan 6-1 6-3
2008 – Vina Del Mar – Pennetta b. Zakopalova 6-4 5-4 rit.
2008 – Acapulco – Pennetta b. Cornet 6-0 4-6 6-1
2008 – Palermo – Errani b. Koryttseva 6-2 6-3
2008 – Portorose – Errani b. Medina Garrigues 6-3 6-3
2009 – Barcellona – Vinci b. Kirilenko 6-0 6-4
2009 – Palermo – Pennetta b. Errani 6-1 6-2
2009 – Los Angeles – Pennetta b. Stosur 6-4 6-3
2009 – Mosca – Schiavone b. Govortsova 6-3 6-0
2010 – Marbella – Pennetta b. Suarez Navarro 6-2 4-6 6-3
2010 – Barcellona – Schiavone b. Vinci 6-1 6-1
2010 – ROLAND GARROS – Schiavone b. Stosur 6-4 7-6
2010 – Lussemburgo – Vinci b. Goerges 6-3 6-4
2011 – Fes – Brianti b. Halep 6-4 6-3
2011 – Barcellona – Vinci b. Hradecka 4-6 6-2 6-2
2011 – ‘s-Hertogenbosch – Vinci b. Dokic 7-5 3-6 7-5
2011 – Budapest – Vinci b. Begu 4-6 6-1 6-4
2012 – Acapulco – Errani b. Pennetta 5-7 7-6 6-0
2012 – Barcellona – Errani b. Cibulkova 6-2 6-2
2012 – Budapest – Errani b. Vesnina 7-5 6-4
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