La notizia non ha avuto grande risonanza, anche perché l’hanno comunicata durante Wimbledon. Dopo sette edizioni, scompare il torneo ATP di Kuala Lumpur, tappa introduttiva della stagione asiatica post Us Open. Nato nel 2009, lo scorso anno è stato vinto da David Ferrer. Seguendo le orme della WTA, anche il tennis maschile ha scelto di investire sulla fiorente economia cinese e ha spostato il torneo a Chengdu. Il Board ATP ha approvato la proposta di cambiamento presentata da IMG (proprietaria dell’evento) e il torneo si terrà dal 26 settembre al 2 ottobre, nella stessa settimana del torneo ATP di Shenzhen (anch’esso in Cina, dunque si ripresenterà la rara situazione di due tornei ATP contemporaneamente nello stesso paese).
Chengdu metterà a disposizione un impianto con un campo centrale da 6.000 posti, due campi secondari in grado di ospitare 2.000 spettatori, oltra a 20 campi in cemento e altri 12 indoor. La sede, tra l’altro, ha ospitato una tappa dell’ATP Champions Tour cui hanno partecipato Pete Sampras, Michael Chang, Marat Safin e Carlos Moya. Chengdu può vantare un’area metropolitana di ben 10 milioni di persone ed è famosa per la riserva naturale dove ci sono alcuni esemplari di panda giganti. Per tre settimane, dunque, la Cina monopolizzerà il tennis: prima Shenzhen e Changdu, poi Pechino (con la concorrenza di Tokyo), infine Shanghai.
Sempre più Cina: il circuito ATP va a trovare i panda
IMG ha chiesto di spostare il torneo ATP di Kuala Lumpur a Chengdu, in Cina. Il Board ATP ha approvato, anche se si giocheranno due tornei in contemporanea nello stesso paese. L’area metropolitana ospita 10 milioni di persone: la zona è famosa per le riserve dei panda giganti.