Murray e Djokovic vincono in tre set e volano in semifinale. E’ il terzo Slam negli ultimi cinque con i primi quattro in semifinale. DI RICCARDO BISTI 
La semifinale dell'Australian Open sarà l'undicesimo scontro diretto tra Djokovic e Murray

Di Riccardo Bisti – 25 gennaio 2012

 
Nonostante qualche problema fisico, Novak Djokovic è in semifinale all’Australian Open. Nel match serale di mercoledì, il serbo ha superato 6-4 7-6 6-1 un David Ferrer sprecone e adesso se la vedrà con Andy Murray nella riedizione della finale dell’anno scorso, vinta nettamente dal serbo. Per la terza volta negli ultimi cinque Slam, i “Fab Four” sono in semifinale. Il concetto dei magnifici quattro sarà pure un’invenzione giornalistica, ma in effetti il divario con tutti gli altri sembra incolmabile. Del Potro deve ancora riprendersi dopo lo stop che lo ha messo KO nel 2010, Berdych e Tsonga sono sempre lì ma non saltano mai l’ostacolo (o quasi), Ferrer è un miracolo che sia sempre in scia, e tra i giovani il solo Tomic sembra avere stimmate importanti, ma ci vuole ancora un po’ di tempo. E’ la terza volta dal 1987 che le prime quattro teste di serie giungono in semifinale a Melbourne. A dispetto del risultato, è stato un match piuttosto difficile per Djokovic. I problemi di respirazione lo attanagliano da inizio carriera, e specie nei primi anni furono la causa di diversi ritiri. Il problema è ricomparso nel match con “motorino” Ferrer, e lo stesso “Nole” ha dichiarato di non essersi sentito particolarmente fresco. “Per fortuna sono riuscito a vincere il secondo set, è molto difficile respirare correttamente quando arrivi da uno scambio di 35 colpi. Poi, una volta superato il momento, mi sono sentito meglio”.


Dal Roland Garros 2005 a oggi, un solo Slam
è stato vinto da un giocatore
diverso dai "Magnifici Quattro"



 La supremazia dei primi quattro è devastante. Dal Roland Garros 2005, un solo Slam è stato vinto da un “intruso”: lo Us Open 2009 di Juan Martin Del Potro. Qualcuno potrebbe obiettare che Andy Murray non ha mai vinto. Vero, ma le sue tre finali e cinque semifinali (senza considerare il torneo in corso) valgono molto di più di un successo isolato. Negli ultimi 6 anni, Federer ha raggiunto almeno la semifinale in 24 occasioni, Nadal in 17, Djokovic in 14 e Murray in 9. Con il match tra Federer e Nadal già delineato, l’altra semifinale ha preso forma nella prima mattina italiana con il facile successo di Andy Murray su Kei Nishikori. Lo scozzese ha vinto 6-3 6-3 6-1 in una partita mai in discussione, il cui punto-simbolo si è giocato nel secondo game: uno scambio pazzesco, di 42 colpi, giocato a ritmi elevatissimi. A un certo punto, Nishikori ha mollato. KO tecnico. Ben più difficile l’impegno di Djokovic, che contro Ferrer non aveva mai avuto vita facile (era avanti 6-5 nei precedenti). Che non sarebbe stato un match facile si è capito subito: per ultimare i primi tre game ci sono voluti ben 22 minuti. Un grande game in risposta, chiuso da un pallonetto e da un super dritto angolato, ha mandato “Nole” avanti di un break. Ma poi sono arrivati i problemi fisici (veri? Presunti?). Un paio di game dopo, il serbo ha iniziato ad avere qualche problema alla gamba sinistra. La smorfia di dolore dopo un servizio ha fatto tremare i sostenitori del serbo e alimentato le speranze dello spagnolo, che 12 mesi fa giunse in semifinale. Ma non c’è stato niente da fare: un Djokovic al 70% è ancora più forte di un Ferrer al top, anche se cede due volte il servizio in un set e si trova 2-4 nel tie-break. Il serbo (sotto gli occhi di Ivan Lendl, in “missione” per conto di Murray) ha vinto cinque punti consecutivi e strappato il servizio a “Ferru” in apertura di terzo set. Il match è finito lì.
 
“Per fortuna il problema alla gamba è andato via piuttosto rapidamente – ha detto il serbo – comunque è una cosa prevedibile in un match del genere. Ferrer ti fa correre parecchio. Il vero problema, oggi, è che ho avuto un po’ di problemi a respirare. Avevo il naso chiuso e non riuscivo a trovare ossigeno. Ma non sono preoccupato, sono in perfetta forma e certamente recupererò in tempo per il prossimo match. Dovrò solo respirare meglio”. Venerdì sera, alle 19.30 locali (le 9.30 italiane), se la vedrà con Andy Murray in quello che sarà l’undicesimo scontro diretto tra i due. Il bilancio dice 6-4 per il serbo.