Continua lo splendido percorso per la coppia azzurra agli Internazionali d’Italia, che ora sogna di approdare all’ultimo atto del torneo (foto Brigitte Grassotti)

Dopo Vavassori e Bolelli, l’Italia è protagonista anche nel torneo di doppio femminile. Sara Errani e Jasmine Paolini hanno superato con il punteggio di 6-3, 5-7, 10-5 la coppia formata da Jelena Ostapenko e Lyudmyla Kichenok in quasi due ore di gioco. Una partita che si era complicata giunta al match tie-break ma che le due tenniste azzurre sono state brave a far girare dalla loro parte, nonostante una buona copertura del campo da parte delle giocatrici avversarie. Tra le due tenniste azzurre e l’ultimo atto del torneo di doppio solamente l’ostacolo formato dalla coppia Caroline Dolehide e Desirae Krawczyk

Un primo set iniziato con un break di ritardo per le due tenniste azzurre, che però dal punteggio di 1-3 hanno infilato un parziale di cinque giochi consecutivi che sono valsi la conquista del primo set in circa mezz’ora di partita. Grande difficoltà al servizio per Kichenok e Ostapenko con appena il 13% dei punti vinti con la seconda (1/8). Il secondo set è caratterizzato da una forte discontinuità che ha portato sette break su dodici game disputati: in quattro occasioni Errani e Paolini si erano trovate sotto nel punteggio – annullando anche due set point nel decimo gioco – ma l’ultimo break è stato decisivo per la coppia lettone-ucraina che trascina l’incontro al super tie-break.

Un mini-break per parte in avvio di tie-break, con la coppia azzurra forte di aver iniziato in avanti nel punteggio. Sul 3-2 un grande scambio condotto dalla Errani e conclusosi con due ottimi smash ha dato un nuovo vantaggio alle azzurre, consolidato da un doppio fallo commesso da Kichenok che porta Paolini a servire sul 5-2. Le seste favorite del seeding annullano anche tre match point sul punteggio di 9-2 – il secondo giocato con un servizio da sotto di Errani – ma alla quarta occasione utile una volee giocata in profondità da Paolini vale l’accesso alle semifinali del torneo di doppio e fa letteralmente esplodere di gioia un Pietrangeli tutto esaurito.