Francesca impartisce una lezione alla Wozniacki e vola in semifinale. E’ la prima italiana dopo 56 anni a raggiungere questo obiettivo…

da Parigi, Daniele Rossi – foto Ray Giubilo

 

 

Due set e un’ora e venti di gioco per fare la storia.

Francesca Schavione batte nettamente 6-2 6-3 la testa di serie numero 3 Caroline Wozniacki e approda in semifinale al Roland Garros, dove aspetta la vincente del derby russo Dementieva-Petrova.

 

In queste situazioni è facile lasciarsi andare ad eccessivi trionfalismi, ma la milanese ha giocato una partita pressochè perfetta, stordendo letteralmente la povera danese, apparsa davvero confusa e poco reatttiva.

 

L’unico precedente parlava a favore della Schiavone, vincinrice a Zurigo nel 2008, ma la nobiltà della classifica e la vittoria contro la Pennetta, faceva pendere la bilancia a favore della Wozniacki.

Sul “Philippe Chatrier” c’è solito tempo parigino di questi giorni: freddo, vento e pioggerella a sprazzi.

Francesca non se ne cura, parte forte, dimostrando di non patire minimamente la pressione di un così prestigioso palcoscenico.

I primi scambi fanno subito intuire la partita che sarà, con la nostra azzurra che cerca di variare sempre il gioco e di non giocare mai un punto uguale all’altro.

Wozniacki sottotono, forse fiaccata dalla maratona con la Pennetta di due giorni fa e con grossi problemi al servizio, già palesati nell’incontro con Flavia.

La Schiavone toglie la battuta all’avversaria nel 3° gioco con due magie (un fantastico passante di rovescio e un perfetto lob), ma la Wozniacki ricambia e si riprende subito il break.

Ma per la danese tenere il servizo è un’impresa davvero impossibibile, Francesca fa un altro break, tiene la sua battuta e vince il set per 6-2 , breakkando Caroline per la terza volta nella frazione.

La Wozniacki sembra in rottura prolungata, quando nel secondo set perde ancora il servizio in apertura, ma la numero 3 del mondo reagisce e breakka Francesca accorciando le distanze.

Ci sono altri due break consecutivi, da una parte e dall’altra, ma è sempre la “Leonessa” a tenere le redini del gioco, macinando vincenti e confondendo la Wozniacki con continui tagli e sortite a rete.

Caroline tiene il servizio sul 3-3, per la prima volta dopo 5 turni, ma l’allungo decisivo lo fa ancora Francesca, che con un break nel settimo gioco si guadagna il diritto di servire per il match.

L’azzurra non ha la minima esitazione e con un serve and volley si guadagna il primo match point. Basta quello, perchè Francesca chiude con uno smash e in un’ora e venti di gioco, una partita dominata dall’inizio alla fine.

La milanese alla fine si sdraia e bacia la terra dello “Chatrier”: è la gioia genuina e incontenibile di una grande giocatrice, che a 29 anni ha raggiunto la piena maturità psicofisica.

Prestazione sontuosa della “Schiavo” dunque, che fa sventolare nuovamente il tricolore nelle semifinali del Roland Garros dopo quel lontano 1954, in cui Silvana Lazzarino centrò per prima l’impresa.

Ancora un passo per realizzare il sogno, ma intanto la Schiavone può già bearsi di un risultato storico e della nuova posizione in classifica, almeno nona al termine del torneo.

 

A breve le dichiarazioni post-match di Francesca.

 

 


 

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